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Operazione sui Nebrodi, perquisizioni in una trentina di centri di gestione fondi

SANT'AGATA DI MILITELLO. La Guardia di Finanza di Messina ha eseguito nell'area dei Nebrodi una trentina di perquisizioni in centri d'assistenza agricola che gestiscono le istruttorie per la richiesta di finanziamenti pubblici.

A pochi giorni di distanza dall'attentato al presidente del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, è scattata un'operazione che ha anche interessato le province di Enna e Catania, coordinata dal procuratore di Messina Guido Lo Forte e dal pm Antonio Carchietti. La procura vuole capire se dietro le truffe ci siano singoli imprenditori o si nasconda una vera e propria organizzazione criminale.

Finora sono circa 80 le persone denunciate nel Messinese. Alle attività di magistrati e investigatori si aggiungono i controlli antimafia incrociati dell'Agea (Agenzia erogazioni in agricoltura) e del Corpo forestale, che analizzano le pratiche sui fondi Ue, privilegiando quelle che riguardano le province siciliane più a rischio.

La task force operativa, annunciata dal ministro Maurizio Martina, ha cominciato con il verificare se i beneficiari dei premi Pac sono in regola con la certificazione antimafia, anche sotto la soglia stabilita dalla legge in 150 mila euro. Il ministero delle Politiche agricole e dell'Interno, insieme all'Autorità nazionale anticorruzione, stanno anche collaborando per estendere il cosiddetto "protocollo Antoci". Le Fiamme gialle di Messina, su cento controlli compiuti da inizio anno nell'ambito dei fondi pubblici in agricoltura, hanno verificato che su 11 milioni di finanziamenti elargiti, 5 risultano viziati da irregolarità.

Le indagini avviate dalla procura partono da alcune denunce di imprenditori agricoli che al momento della presentazione della domanda per il contributo loro spettante si sono visti rispondere che le particelle di proprietà, a loro insaputa, erano già state inserite in domande di finanziamento presentate da altre persone. Alcuni degli indagati vantano precedenti penali per truffa, risultano collegati alla criminalità organizzata e legati alla vicenda delle concessioni dei terreni a pascolo, denunciata proprio da Antoci che dal 2013 è alla guida del parco dei Nebrodi. Denunce sulla dubbia gestione dei fondi da anni arrivano anche dal sindaco di Troina Fabio Venezia. E proprio una grossa azienda di Troina, colpita dall'interdittiva antimafia della prefettura, è tra quelle nel mirino dei finanzieri.

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