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Eolie, piantate essenze estranee: a Ginostra vegetazione alterata

LIPARI. A Ginostra, il borgo più piccolo dell'arcipelago delle Eolie, «si susseguono eradicazione e tagli della vegetazione mediterranea originaria». Lo denuncia Stefano Diliperi, dell'associazione ecologista «Gruppo d'intervento giuridico onlus», che ha segnalato la questione al
ministero dell'Ambiente, alla Regione siciliana, alla Soprintendenza, al comune di Lipari, al Corpo forestale, ai carabinieri, alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto e alla Commissione Ue.

«Nella parte alta del territorio, alla pendici del vulcano, in località Terra Felice-Timpone - scrive Diliperi - sono state realizzate vasche, piantate essenze alloctone (come mandorli, pini, bouganvillea), alterato l'alveo del torrente Vestio, realizzati alveari per le api».

«Ginostra - spiega - è un borgo di pescatori sull'Isola di Stromboli, uno degli approdi più piccoli al mondo (il »Pirtuso«), sotto un vulcano attivo e noto fin dall'antichità. Niente auto, l'energia elettrica e l'acqua corrente sono arrivate solo nel 2004. L'arcipelago delle Eolie è stato dichiarato nel 2000 patrimonio Unesco, l'intera Isola di Stromboli è Zona di protezione speciale (Zps) e nella riserva naturale regionale vige il vincolo paesaggistico».

«Le nuove attività - prosegue Diliperi - sono vietate o soggette a rigide autorizzazioni in base alla regolamentazione prevista per la zona B della riserva naturale "Isola di Stromboli" e "Strombolicchio". La nostra associazione, ricevute preoccupate segnalazioni, chiede che sia verificata la legittimità degli interventi fatti su un ambiente tanto delicato quanto unico e irripetibile».

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