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Pestarono in carcere amico di un collaboratore di giustizia: 4 arresti

MESSINA. Quattro membri del clan barcellonese hanno pestato nel carcere Gazzi di Messina un detenuto ritenuto vicino a un collaboratore di giustizia. I carabinieri del Ros hanno notificato quattro ordinanze cautelare in carcere, nelle  case circondariali di Palermo e Caltanissetta. Si tratta di detenuti nel carcere di Messina Gazzi, tutti indiziati di appartenere al clan di Barcellona Pozzo di Gotto: Marco Chiofalo,di 23 anni, Carmelo Maio, di 24 anni, Mario Pantè, di 46 anni e  Sebastiano Torre, di 39 anni.

La spedizione punitiva è avvenuta il 26 maggio ai danni di Angelo Lorisco, ritenuto vicino al collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, che  con le proprie dichiarazioni, ha dato avvio al processo di disarticolazione dell'associazione mafiosa barcellonese.

I quattro hanno pianificato il raid, intorno alle 14, al rientro della passeggiata dei detenuti del primo piano. I quattro si sono insolitamente posizionati ognuno davanti alla propria cella in attesa. Pochi istanti dopo, Chiofalo, Maio, Pantè e Torre hanno bloccato l’intervento dell’agente di polizia penitenziaria addetto al piano, che ha riportato a sua volta lesioni, e avrebbero letteralmente trascinato Lorisco fuori dalla cella, picchiandolo brutalmente, senza che nessuno dei presenti intervenisse.
I quattro sono accusati di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, aggravati dal metodo mafioso.

Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta dei sostituti procuratori Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo.

Pantè e Torre sono stati interrogati e hanno dichiarato di aver aggredito Lorisco perché era “il braccio destro del Bisognano”, che con le sue dichiarazioni li avrebbe fatti “ingiustamente arrestare”. Maio, invece, ha motivato l’aggressione parlando di una vendetta nei confronti di Bisognano, ritenuto uno di degli autori della morte del padre, Alessandro Maio, scomparso nel 1993 a Terme Vigliatore. Il corpo venne rinvenuto nel 2011 nel torrente Mazzarrà su indicazioni dello stesso Bisognano.

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