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"Morta per il morbo della mucca pazza", presunto caso a Patti

Il tribunale di Patti

PATTI. Sospetto caso della variante umana del «morbo della mucca pazza» dell’ ex infermiera specializzata Benedetta Carroccio, 48 anni di Acquedolci, deceduta il 7 novembre dello scorso anno, il neurologo Franz Di Stefano, consulente tecnico d’ufficio nominato dal tribunale di Patti, ha depositato l’esito della perizia nella quale ha decretato che «Benedetta Carroccio fosse affetta da un caso probabile di variante della malattia di Creutzfeld-Jakob».

È stata celebrata dinanzi al giudice Lucia Amato della Sezione Previdenziale pattese, una nuova udienza del procedimento che vede gli eredi della Carroccio, il marito Antonio Triolo ed i due figli ancora adolescenti, assistiti sin dall’inizio della vicenda dall’avvocato di fiducia Salvatore Caputo, fronteggiare l'Azienda sanitaria provinciale di Messina, il ministero delle Politiche Agricole ed il ministero della Salute, contro le risultanze dell'Istituto Superiore di Sanità ed il referto di esame neuropatologico dell'Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna.

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