MESSINA. Quattro condanne e un'assoluzione nella prima sentenza con rito abbreviato relativa all'operazione antimafia denominata «Matassa», condotta dalla Polizia e coordinata dalla Dda, che lo scorso maggio portò all'arresto di 35 persone a Messina.
Il gup ha assolto il poliziotto in pensione Stefano Genovese, e ha scagionato da una delle accuse il carabiniere Michelangelo La Malfa, che però è stato condannato per voto di scambio a 8 mesi. Condanna a 6 anni e 8 mesi per Carmelo Catalano, Pietro Costa e Fortunato Magazzù, accusati di rapina.
Tra gli arrestati, capi storici e nuove leve dei principali clan cittadini per rapine, estorsioni, un tentativo di omicidio e spaccio di droga.
Adelfio Perticari
Albino Misiti
Andrea De Francesco
Angelo Pernicone
Baldassarre Giunti
Carmelo Bombaci
Carmelo Catalano
Fortunato Magazzù
Francesco Foti
Francesco Giacoppo
Gaetano Nostro
Giovanni Celona
Giovanni Moschitta
Giovanni Ventura
Giuseppe Capurro
Giuseppe Pernicone
Giuseppe Picarella
Giuseppe Scimone Cambria
Lorenzo Guarnera
Luca Siracusano
Massimiliano Milo
Milo Rosso
Paolo David
Piero Costa
Pietro Santapaola
Raimondo Messina
Salvatore Mangano
Salvatore Pulio
Santi Ferrante
Stefano Genovese
Francesco Tamburella
Vincenza Celona
In manette erano finiti anche due consiglieri comunali di Messina, il dimissionario Paolo David e Giuseppe Capurro, accusati il primo di concorso esterno in associazione mafiosa e il secondo di associazione a delinquere finalizzata alla compravendita di voti.
Indagati nell'inchiesta anche i deputati di Fi Francantonio Genovese e il cognato Franco Rinaldi, accusati di corruzione elettorale.
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