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Meningite, morto 65enne a Messina. Il primario: era cardiopatico

MESSINA. E' morto questa mattina al Policlinico di Messina l'uomo di 65 anni ricoverato per meningite.

Per Giuseppe Nunnari primario del reparto di malattie infettive del Policlinico però "il quadro dell'uomo era già compromesso poiché era cardiopatico con un edema polmonare e aveva anche la meningite. Purtroppo condizioni erano già gravissime quando è arrivato qui. Non bisogna creare allarme questo era un ceppo di meningite diverso da quelli che si sono sviluppati in Toscana e chi è entrato in contatto con il paziente morto qui non rischia".

Non accenna a placarsi, intanto, la psicosi meningite, migliaia di persone chiamano le asl per prenotare la vaccinazione anti meningite ma, spiegano dal ministero della Salute e da ben quattro società scientifiche, non esiste motivo per una corsa indiscriminata al vaccino, soprattutto fra le persone che non sono a rischio.

Cosi' come, hanno accertato gli esperti di un tavolo tecnico ministeriale, non ci sono problemi di carenza degli stock vaccinali.

A tentare di tranquillizzare la popolazione allarmata, dopo i numerosi appelli dei giorni scorsi, sono quattro grandi categorie mediche, la Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI), la Società Italiana di Pediatria (SIP), la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e la Federazione Italiana dei Medici Pediatri (FIMP). Affermano che la situazione epidemiologica ''è nel nostro Paese in linea con la consueta incidenza della malattia, tranne che per la Regione Toscana dove le autorità sanitarie hanno intrapreso interventi straordinari di prevenzione''.

Ribadiscono la necessità di aderire alle normali campagne di immunizzazione previste dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale rivolte a bambini e ad adolescenti che rappresentano le categorie più a rischio, ''mentre per gli adulti va evitato un indiscriminato ricorso ai centri vaccinali, ma vanno seguite le indicazioni delle strutture sanitarie locali e vanno eventualmente effettuate valutazioni caso per caso con il proprio medico di fiducia in funzione di particolari esposizioni''.

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