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Per la Betaland uno stop a Pesaro che fa malissimo

Gennaro Di Carlo

PESARO. Un Tepic da 19 punti (4/6 da due, 2/2 da tre) non basta a Capo d'Orlando per avere la meglio su una Consultinvest Pesaro che, vuoi per il fattore campo, vuoi per il clima che respirava all'Adriatic Arena (contestazione propositiva da parte dei tifosi locali), vuoi per un'atavica fame di punti, riesce a strappare una vittoria fondamentale in chiave classifica.

Il risultato finale recita 70-68, ai danni della Betaland, scarto minimo che però fa male, malissimo. Gli orlandini, qualificati alla F8 di Coppa Italia, erano infatti giunti a Pesaro con ben altre intenzioni: «Una partita che ci farà riflettere molto», parola di coach Di Carlo, il quale poi afferma come «per compiere un passo in avanti bisogna mettere la stessa determinazione che si ha già in casa».

Le percentuali deficitarie cui allude il coach in conferenza stampa (33% da tre, ben 14 palle perse) fanno riflettere, ma a ben vedere sono frutto di una gara che il tecnico dei pesaresi Bucchi ha voluto tenere su punteggi bassi.

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