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Messina, stufe nelle scuole contro il freddo

MESSINA. Non si contano più le scuole Elementari e Medie prive di riscaldamento. Da lunedì scorso, alla riapertura dei plessi comunali, la materna di Bisconte, Evemero, Gentiluomo, Trimarchi, Drago, Ferraù, Albino Luciani, Principe di Piemonte, Manzoni, Tommaseo, Catalfamo, Gaetano Martino, Mazzini Gallo, Salvo D’Acquisto vedono gli studenti con sciarpe, giubbotti e guanti assistere alle lezioni con docenti e personale che fanno lo stesso.

Non se la passano meglio gli istituti superiori di competenza della Città Metropolitana: al Liceo Ainis, ieri mattina, lezioni sospese intorno alle 11 a causa del gran freddo. Cause disparate: tra le altre rottura degli impianti, mancati collaudi e scadente manutenzione. L’assessore comunale alle Manutenzioni Sebastiano Pino aveva garantito interventi un mese fa che a quanto racconta la cronaca non si sono ancora visti.

Oggi è prevista la seduta della commissione Manutenzioni per capire il da farsi. All'incontro sono stati invitati gli assessori Pino e alle Politiche Culturali, Daniela Ursino; i dirigenti dei dipartimenti, Manutenzione Stabili Comunali, Francesco Ajello, e Pubblica Istruzione, Salvatore De Francesco; l'Energy manager, Salvatore Saglimbeni; i presidenti delle Circoscrizioni; i consiglieri della VII commissione consiliare e rappresentanti del Corpo della Polizia municipale. Il presidente della commissione, Carlo Cantali, dichiara: «Considerate le inusuali condizioni climatiche attuali che stanno investendo il nostro territorio con temperature prevalentemente gelide, si rende necessario l'intervento immediato per il potenziamento delle rete elettrica, affinché possano essere installate nei plessi scolastici stufe che consentano ad alunni, docenti e personale addetto di potere svolgere le proprie attività in condizioni più agevoli seppur precarie. Avendo appreso – prosegue Cantali - che alcune scuole cittadine non dispongono di alcun impianto di riscaldamento, si invita l'amministrazione a voler programmare interventi mirati alla realizzazione di nuovi impianti di riscaldamento nei plessi che ad oggi risultano sprovvisti. Si chiede, inoltre, di relazionare alla Commissione le ragioni per cui numerosi plessi scolastici dotati di impianti termici a causa di mancanza di manutenzione ordinaria risultano essere non funzionanti”.

A contestare apertamente l’amministrazione comunale per i disservizi nelle strutture il consiglio del III Quartiere presieduto da Lino Cucè e il consigliere dei Centristi per la Sicilia Libero Gioveni che negli ultimi giorni non le hanno mandato a dire, in particolare all’assessore Pino. Mentre centinaia e centinaia di studenti restano al freddo il sindaco Accorinti plaude al futuro bando di concorso pubblico al Comune per 51 posti con 30 di questi dedicati ad esterni: “L’adozione del primo concorso dopo 17 anni per nuove assunzioni nel Comune di Messina è la conferma del grandissimo lavoro di risanamento attivato in questi tre anni e mezzo dalla nostra Amministrazione”.

“In questi anni, malgrado i nuovi vincoli e la riduzione di trasferimenti, si è riusciti a - prosegue il sindaco - mantenere il continuo rispetto del patto di stabilità che era stato “sforato” nel 2011 e nel 2012; fuoriuscire da una conclamata condizione di deficitarietà strutturale; rispettare la tempistica dei pagamenti; ripristinare l’equilibrio di bilancio, assorbendo i deficit del 2011-13, e generare significativi avanzi di gestione con cui affrontare l’armonizzazione contabile e assorbire la riduzione di trasferimenti; ricostruire (parzialmente nel 2014-15, strutturalmente nel 2016) avanzi di cassa che riportano alla fisiologia il ricorso all’anticipazione di tesoreria; risanare la gestione corrente dell’azienda trasporti, rilanciandone con evidenza l’attività di servizio; affrontare situazioni di latente fragilità finanziaria dell’azienda di gestione del servizio idrico”. Il bando di concorso per 51 posti al Comune non ha ancora una data in attesa che la commissione Stabilità finanziaria del ministero degli Interni dia i via libera necessari.

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