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Pompiere ucciso, indagato il compagno della donna arrestata

Roberto Scipilliti

MESSINA. Fabrizio Ceccio, 44 anni, compagno di Fortunata Caminiti, la donna arrestata dai carabinieri perchè sospettata di aver ucciso Roberto Scipilliti, il vigile del fuoco prima scomparso e poi trovato morto a Savoca, è indagato per l'omicidio. L'uomo si trova in carcere perchè era stato arrestato per truffa, riciclaggio e ricettazione il 16 gennaio scorso: è stato fermato a Messina proveniente dalla Toscana.

Secondo gli investigatori Caminiti non può aver ucciso da sola Scipilliti e per questo stanno indagando sulla posizione di Ceccio, con un passato criminale e che era stato promotore di alcun truffe alle quali avrebbero partecipato anche la compagna e Scipilliti. Ceccio, 44 anni, ha precedenti per aggressioni, furti di automobili, rapine e nel giugno 2014 è stato coinvolto nell'operazione "Clone" della procura messinese e della polizia.

L'inchiesta prendeva in esame numerosi episodi di furti di auto, benzina, riciclaggio, truffe, clonazioni di auto prese a noleggio e trasformate in vetture da vendere, appropriazioni indebite, sostituzione di persona. Nello stesso anno Ceccio, arrestato, venne rinviato a giudizio immediato insieme ad altre sei persone (processo che non si è concluso). Ceccio viene scarcerato ma con l'obbligo di dimora e lui scelse di stare a Castelnuovo di Garfagnana in provincia di Lucca dove viveva Con Fortunata Caminiti. L'uomo però violò più volte il provvedimento e il tribunale messinese nella primavera 2016 ne ordinò l'arresto: ma Ceccio scomparve fino al 16 gennaio scorso quando è stato arrestato a Messina con la compagna e in possesso di una Beretta calibro 22 e una Sig Sauer calibro 9, alcuni telefoni cellulari, documenti falsi e 60 proiettili.

LA CANDIDATURA. Fortunata Caminiti nel 2009 si candidò a Sindaco di Mandanici (Me) suo comune d'origine. La donna, a capo della lista Avvenire, prese tre voti. I candidati della lista non ottennero neanche un voto.

Dopo l'arresto il 14 gennaio scorso insieme al compagno latitante Fabrizio Ceccio, Caminiti è stata rilasciata perchè nell'interrogatorio davanti al gip Eugenio Fiorentino, l'uomo si è assunto la responsabilità del possesso delle due pistole trovate nella Bmw su cui viaggiava la coppia. L'uomo è rimasto nel carcere di Messina mentre la donna era indagata solo per aver fornito false generalità ai carabinieri: ha sostenuto di chiamarsi Venusia Emanuela Romano e di abitare a Reggio Calabria.

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