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Vigile del fuoco ucciso nel Messinese, si indaga su varie truffe

Roberto Scipilliti

MESSINA. «Stiamo facendo indagini a tutto campo e stiamo cercando dei complici per questo omicidio. Una delle piste privilegiate è quella relativa ad alcune truffe, nelle quali, con ruoli diversi, erano coinvolti l'arrestata, Fortunata Caminiti, il compagno Fabrizio Ceccio, e la vittima il vigile del fuoco Roberto Scipilliti». Lo dicono i carabinieri nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Scipilliti per il quale è stata arrestata ieri Fortunata Caminiti.

Secondo gli investigatori quest'ultima potrebbe aver ucciso per vecchi dissapori. La donna insieme a Ceccio era stata arrestata alcuni giorni dopo l'omicidio mentre sbarcava da una nave della Caronte a Messina con l'accusa di possesso di armi.

Ceccio era inoltre ricercato da aprile per associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al riciclaggio ed alla ricettazione. I militari dell'Arma stanno indagando per capire se Ceccio possa aver avuto un ruolo anche nell'omicidio.

In un video reso noto dai carabinieri, si vede il cassetto portaoggetti sotto al sedile della Panda noleggiata dall'indagata Fortunata Caminiti e probabilmente usata per l'omicidio, pieno di sangue, forse misto ad acqua, in cui galleggia una penna.

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