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Sant’Agata e Mistretta si mobilitano per salvare gli ospedali riuniti

MESSINA. Un incontro per «salvare» i reparti degli ospedali riuniti di Sant'Agata e Mistretta, i due presidi ospedalieri che si interfacciano con i distretti sanitari 29, 30 (Santo Stefano di Camastra) e 31 dell’Asp di Messina, comprendenti 42 comuni e 100 mila residenti.

I provvedimenti della Regione, per le due amministrazioni comunali, “renderanno vano qualsiasi tentativo riconosciuto per gli interventi strategici (circa 60 milioni di euro) a favore dei 21 paesi ricadenti nella fascia territoriale «Nebrodi 3», una delle 5 Aree Interne della Sicilia, in quanto si riscontra un comprensorio ad altissimo rischio di spopolamento, marginalità e povertà”.

I sindaci di Sant’Agata di Militello e di Mistretta, infatti, hanno convocato una riunione operativa per chiedere una deroga al Piano sanitario regionale - Rete ospedaliera siciliana. La partecipazione alla riunione, prevista per giovedì (alle 16 nella sala convegni del Castello Gallego) è rivolta a presidenti e consiglieri comunali dei tre distretti sanitari ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e di categoria, ai componenti del tavolo tecnico Sanità area interna «Nebrodi 3» ed alla commissione Nebrodi dell'ordine dei medici.

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