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Capo d'Orlando, 137 dipendenti comunali ancora senza stipendi

CAPO D'ORLANDO. Ancora senza stipendi i 137 dipendenti a tempo determinato del comune di Capo d’Orlando. Non sono state ancora corrisposte le cinque mensilità pregresse più la tredicesima dovute ai lavoratori, l’ultimo pagamento effettuato risale a gennaio e si riferisce al mese di settembre- afferma Massimo Bontempo, responsabile territoriale e regionale del Movimento Giovani Lavoratori (M.G.L.).

«Siamo ormai esasperati - ribadisce Bontempo- la situazione è divenuta paradossale, così senza soldi, non possiamo più continuare, soffriamo insieme alle nostre famiglie, subiamo la disparità di trattamento con i lavoratori a tempo determinato, circa 80, in forza all’ente, i quali ricevono regolarmente gli emolumenti. Al comune sono stati già notificati 40 decreti ingiuntivi, siamo veramente dispiaciuti per l’iniziativa legale intrapresa, ma non vedendo alcun barlume di speranza, abbiamo voluto dare un segnale forte all’amministrazione comunale, nella speranza di aprire una trattativa per ottenere la risoluzione della perdurante criticità che ci affligge ormai da troppi mesi».

Questo l’amaro sfogo del responsabile Bontempo, che a nome dei colleghi dichiara di aver trascorso le recenti festività pasquali senza stipendio, nonostante giovedì scorso l’assessore regionale agli Enti Locali Luisa Lantieri, abbia accreditato le risorse per tutti i centri che aspettavano il saldo per l’anno 2016. Le somme che la Regione si è impegnata a corrispondere a stretto giro, per il comune orlandino ammontano a poco meno di 1.300.000,00 euro.

Dal tribunale di Patti sono stati già notificati circa 40 decreti ingiuntivi che intimano al comune paladino guidato dal sindaco Franco Ingrillì di provvedere al pagamento delle spettanze, ma ancora nessuna somma è stata corrisposta ai lavoratori e nonostante lo stanziamento delle risorse, nuovi interrogativi attanagliano i precari che comunque una volta ottenuti i pagamenti pregressi vedrebbero versate le spettanze dovute con cadenza trimestrale.

I lavoratori non ci stanno e rivendicano il loro sacrosanto diritto al lavoro ed alla retribuzione al pari degli altri lavoratori. Lo scorso mese anche la Cgil aveva diffidato l’ente a corrispondere gli emolumenti.

Un duro attacco del responsabile Cgil Funzione Pubblica Nino Pizzino, che aveva coinvolto tramite l’avvocato Carmela Teresa Amato, l’Inail e l’Inps di Messina ed anche l’assessorato alle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica della Regione Siciliana e la Procura Generale della Corte dei Conti, affinché i lavoratori ottenessero il pagamento di quanto dovuto.

In quell’occasione fu ferma ed immediata la replica del sindaco Ingrillì «Non ci sto a subire attacchi diretti da parte di soggetti che speculano su questa situazione. Le rivendicazioni economiche sono legittime, ma proprio i contrattisti sono le prime vittime di un atteggiamento strumentale da parte dei sindacati. Forse qualcuno ha dimenticato che Capo d'Orlando – concluse il primo cittadino – è stato l'unico comune che a gennaio ha prorogato i contratti per un anno dando così dimostrazione concreta di avere a cuore il futuro di questi ragazzi. Ma per pagare gli oltre 200 dipendenti (74 a tempo indeterminato e 137 precari, mentre i 70 Asu sono retribuiti direttamente dalla Regione) sono necessari più di 500mila euro al mese».

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