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Il Taormina Film Fest si farà ma in versione ridotta e con un programma siciliano

Taormina, il teatro visto dall'alto

TAORMINA. Un po’ rinsecchito, ma si farà. Dopo i pasticciacci e le carte da bollo tra Videobank e Agnus Dei che si contendevano l’organizzazione, e il responso del Tar che ha fatto fuori entrambe, il Taormina Film Fest, versione slim, slitta di circa un mese: si aprirà, infatti, il 6 luglio per chiudersi il 9 senza serate al Teatro Antico.

Una drastica cura dimagrante gli farà perdere tonnellate di glamour e pseudo «dolce vita» e chili di appuntamenti, terrazze e sponsor, qualche etto di anteprime.

Con la speranza di non precipitare troppo sottopeso, l’altra sera l’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, ha riunito nutrizionisti esperti, chiarendo subito che mai e poi mai si svenerà per portare qualche divo hollywoodiano, magari un po’ agé ma pur sempre di richiamo, meglio puntare su un programma siciliano, nazionale – qualche giorno dopo i «Nastri d’Argento» – e magari un filino internazionale, con attenzione ai documentari. E, forse, anche su un concorso.

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