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Cosa mangeranno i big del mondo
a Taormina? Pronti menu siciliani

TAORMINA. Una forte attenzione al territorio e lasciare un bel ricordo come soltanto la Sicilia sa fare. Quindi il finocchietto, i "tenurumi", l’arancina, la melenzana e il cannolo. Sono le scelte che hanno guidato lo chef Pino Cuttaia nella realizzazione del menù di domani per il pranzo delle first lady al Municipio di Catania, offerto dal sindaco Enzo Bianco.

«Mi sono concentrato - spiega lo chef - sul territorio e sul bello e unico che ha la Sicilia». Il pranzo sarà aperto da una nuvola caprese, seguita da baccalà all’uffumicato di pigna. Poi le trasparenze di 'tenerumè (le primizie di verdura) di cocuzza e arancino di riso con ragù di triglia e finocchietto selvatico. Per secondo una ricciola lisciata all’olio di cenere e per finire il dolce con un classico dello chef Cuttaia: cornucopia di cialda di cannolo con ricotta e arancia. Ad accompagnare bevande rigorosamente siciliane: lo spumante Sosta tre Santi di Nicosia, e un Etna rosso, Trimarchì 2014 di Tornatore, e un Ena bianco Arcurìa del 2015 di Graci.

Profumi di Sicilia anche nella cena a Taormina, nella splendida cornice dell’hotel Timeo, offerta per il G7 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il menù proposto dovrebbe essere aperto con una variazione di un noto aperitivo l’'Etna spritz', seguito da un antipasto siciliano e da un risotto ai fiori di zucca, astice e finocchietto selvatico. A seguire tonno in crosta quinoa con zucchine e salsa all’arancia. Finale con dolci siciliani, con il cannolo in primo piano. A curare menù e drink il barman Alfio Liotta e lo chef Roberto Toro.

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