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La protesta all'hotel dei migranti
Il sindaco di Sinagra: nessun presidio

CASTELL'UMBERTO. "In questo momento ci sono fuori dall'ex hotel Canguro di Sinagra dei cittadini di Castell'Umberto come presidio. Noi continueremo con una nostra presenza fino all'incontro con il prefetto, che si svolgerà giovedì. Non ci sono blocchi e non ci sono proteste, lo facciamo soprattutto per tutelare i migranti che si trovano all'interno della struttura": a dirlo é il sindaco di Castell'Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, che da tre giorni insieme ai suoi concittadini e altri sindaci del comprensorio protesta fuori dall'ex albergo per le condizioni dei migranti, che sarebbero stati accolti in una struttura fatiscente.

"Questa sera alle 21.30, nell'aula del consiglio del Comune di Castell'Umberto - ha aggiunto - ci sarà un'assembla pubblica alla quale potranno partecipare altri sindaci, associazioni e cittadini e durante la quale parleremo dell'accoglienza e delle strutture previste per questo sui Nebrodi. Dalla Prefettura ci aspettiamo risposte concrete e collaborazione, altrimenti poi anche noi come coordinamento di 40 sindaci dei Nebrodi faremo le nostre scelte".

Ma Nino Musca, sindaco di Sinagra, comune nel cui territorio si trova l'albergo in cui sabato sono stati trasferiti 50 migranti smentisce Civa.  "Non c'è alcun presidio davanti all'hotel Canguro. Anzi non c'è stato da quando è stato fatto entrare il gruppo elettrogeno per fornire la luce alla struttura, da sabato sera, quindi". E ancora: "Né sindaci, né cittadini stanno protestando davanti all'hotel", prosegue aggiungendo: "Sono entrato nella struttura e ho incontrato i migranti per vedere come stavano: sono giovani tra i 20 e i 30 anni". Ieri, peraltro, i ragazzi di un'associazione della zona hanno affisso davanti all'albergo bandiere della pace e striscioni di benvenuto per i migranti.

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