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Migranti, nuovo vertice dei sindaci dei Nebrodi: ma sull'accoglienza non c'è accordo

TORRENOVA. Sulla questione migranti si spacca il fronte dei sindaci dei Nebrodi. Oggi a Torrenova si sono riuniti ancora gli amministratori, un vertice dai toni accesi e a porte rigidamente chiuse.

Il coordinamento dei sindaci dei Nebrodi composto da 40 primi cittadini sta cercando una linea comune da seguire per l'incontro in prefettura di giovedì prossimo sull'accoglienza dei migranti dopo quanto successo nei giorni scorsi davanti all'hotel Canguro a Sinagra dove si trovano 50 extracomunitari.
I sindaci cercano un accordo, ma sul tema dell'accoglienza la posizione non è unanime: divisi sull'ipotesi di dare la disponibilità ad accogliere ancora i migranti o porre un freno.
Nel video l'intervista al sindaco di Castel Umberto, Vincenzo Lionetto Civa, che ha guidato la protesta in questi giorni chiedendo il rispetto delle quote di migranti da assegnare ai singoli comuni.

Intanto, nasce a Castell'Umberto il comitato di benvenuto agli extracomunitari. "La nascita del comitato pro dimostra, ancora una volta, quanto i cittadini siano migliori di chi li amministra", dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia. "Lo avevano detto, questi sindaci non stanno rappresentando le proprie comunità responsabilmente, ma soffiano sulle paure recondite dei cittadini. La Sicilia è stata sempre terra di accoglienza e i siciliani sono un popolo di migranti. Non ci sorprende, quindi, la nascita del comitato spontaneo di cittadini 'Castell'Umberto senza frontiere', a cui diamo tutto il nostro appoggio", aggiunge.

"Quelle che attraversano il Mediterraneo sono persone come noi - conclude -, ma certo molto meno fortunate, che scappano dalle guerre, dalla fame e dalla siccità. Nei loro paesi spesso ci sono dittatori senza scrupoli, dove le libertà sono negate e le violenze un fatto quotidiano".

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