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Alluvione di Giampilieri, la mamma di due vittime: "Lo Stato è in debito con me"

MESSINA. "E' una grande sciagura per questo paese la 'presunta' giustizia. A tutti gli effetti mi sento una vittima del sistema e so per certo che è lo Stato ad essere in debito con me. Un debito che non riuscirà mai a saldare". A dirlo in una nota Raffaella Ingrassia mamma di Leo e Christian Maugeri morti durante l'alluvione di Giampilieri del 2009 dopo l'assoluzione di tutti gli imputati nel processo di appello a Messina.

"Per otto anni - prosegue Ingrassia - non sono mai mancata a nessuna udienza di questo 'maledetto' processo perché chi prova il dolore insanabile per la perdita dei propri figli uccisi per mano di altri, sa che non può vivere senza il legittimo bisogno di vedere puniti i colpevoli".

Ingrassia si sofferma poi sulla precedente alluvione del 2007 a Giampilieri: "Certamente l'alluvione del 2007, allora, non è esistita. - dice - Come non sono mai esistite le somme di denaro stanziate e andate chissà dove, dopo quella alluvione. E' stato normale che siano avvenute omissioni di vari soggetti ed enti competenti anche ai più alti livelli, che nel corso degli anni non hanno effettuato adeguate valutazioni tecniche, per consentire la messa in sicurezza del territorio, nonché interventi e controlli. Come è stata anche 'normale' l'assenza di un medico legale durante il ritrovamento dei corpi, così come giusta e logica è stata la lodevole superficialità con cui è stato trattato un processo di gravità così estrema, mimetizzato in un processo di ordinaria importanza. Tutto ciò mi da conferma che la morte dei miei figli è stata inutile".

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