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Truffa sul carburante nei mezzi della raccolta rifiuti, 11 indagati a Taormina

TAORMINA. Facevano la cresta sul carburante. E' questa l'ipotesi di reato dell'inchiesta condotta dalla guardia di finanza che ha eseguito a Taormina tre misure di custodia cautelare ai domiciliari e otto obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di undici persone responsabili, a vario titolo, di falso e truffa ai danni delle società Messina Ambiente Spa e la Atome4 Spa.

Queste ultime gestiscono la raccolta dei rifiuti e i servizi di igiene ambientale nei comuni della fascia ionica da Messina a Taormina. In particolare le fiamme gialle, nell'ambito dell'operazione denominata "Free fuel", hanno individuato una frode perpetrata dagli autisti dei mezzi delle società partecipate, i quali, in concorso con i gestori di due distributori di carburanti di Taormina e Letojanni, facevano risultare sui veicoli aziendali rifornimenti di gasolio maggiori rispetto alle quantità erogate. L'eccedenza veniva ripartita tra gli autori della truffa attraverso prelievi gratuiti di carburante, a beneficio delle rispettive autovetture private.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina, Antonio Carchietti, hanno permesso, grazie anche a intercettazioni ambientali e videoriprese eseguite presso le stazioni di servizio interessate, di documentare ogni singolo rifornimento e di individuare gli autori della truffa.

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