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Al via il tour del M5s nel Messinese con Cancelleri e Di Maio

Luigi Di Maio

PALERMO. IIl M5s riparte alla conquista della Sicilia con un nuovo mini tour. Parte dalla provincia di Messina la fase due della campagna elettorale di Giancarlo Cancelleri, candidato alla carica di Governatore. Al suo fianco c'è di nuovo Luigi Di Maio, il vice presidente della Camera e candidato premier in pectore, già protagonista insieme a Di Battista del tour estivo che i 5stelle hanno chiuso due settimane fa. Questa volta, però, non ci saranno né palchi né piazze. La fase due guarda alla Sicilia «dimenticata» e punta a incontri con i sindaci dei piccoli comuni, con i cittadini e con gli esponenti delle categorie produttive più colpite dalla crisi economica: dagli allevatori ai pescatori, fino agli edili. E se per il centrodestra le elezioni siciliane sono un test per le politiche, da Tusa anche Luigi Di Maio ne ridimensiona la portata. Per il vicepresidente della Camera, che oggi ha annunciato la presenza in Sicilia di Grillo per le ragionali, l'Isola «non deve essere usata come trampolino di lancio per le elezioni nazionali, ma liberata da quei partiti che prima l'hanno distrutta e che adesso si stanno mettendo tutti quanti insieme per battere il M5S». Di test sui partiti, invece, ha parlato Cancelleri, secondo cui la data del «5 novembre è un vero e proprio referendum» perché «i cittadini dovranno scegliere se continuare a votare e farsi governare da chi negli ultimi 20 anni ha spolpato la Sicilia».

In mattinata il candidato governatore dei 5stelle ha presentato il primo assessore tecnico della sua futura squadra di Governo, in caso di vittoria. Ha scelto Federica Argentati, un dirigente regionale, che guiderà l’assessorato all’Agricoltura; é stata indicata senza una selezione pubblica, perché ha spiegato Cancelleri la «selezione col bando pubblico non dava a tutti la possibilità di cimentarsi». Davanti a microfoni e telecamere, prima di mettersi in marcia direzione San Fratello, Cancelleri non risparmia attacchi ai suoi avversari dal centrosinistra al centrodestra. In primis al rettore di Palermo e candidato del Pd alla presidenza Fabrizio Micari, in congedo per i prossimi due mesi di campagna elettorale.

«Quando mi sono candidato all’Ars, mi sono messo in aspettativa - ha detto Cancelleri - e non ho preso lo stipendio per due mesi. Ho liberato un posto nell’azienda in cui lavoravo. Chi ci dice che siamo ragionieri continua invece a fare il rettore dell’Università anche se chiede l’aspettativa». Ma le parole più dure le ha riservate al commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Micciché, che ieri aveva paragonato il M5S all’Aids. «Parole molto gravi perché non puoi accomunare una malattia che sta mietendo vittime in tutto il mondo con una forza politica». Non è mancata la replica di Beppe Grillo, che sul Blog ha rincarato la dose. «Parliamo di una figura che deve la sua ascesa politica a Marcello Dell’Utri, il grande mediatore di Cosa Nostra condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa».

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