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Demolizione dell'elipista del G7 a Taormina, presentato ricorso al Tar

Taormina

TAORMINA. E’ stato presentato al Tar di Catania il ricorso del Commissario per il G7 Riccardo Carpino contro la richiesta della Soprintendenza di Messina di demolizione dell’elipista di contrada Bongiovanni.

I giudici dovrebbero decidere entro i primi quindici giorni di novembre. Più volte dal giugno scorso Carpino si è rivolto alla Regione Siciliana per sollecitare una presa di posizione precisando, inoltre, che la realizzazione dell’opera era stata effettuata nella piena legittimità e rendendo noto di aver dato incarico all’Avvocatura dello Stato di proporre il ricorso al Tar.

Mentre il commissario del G7 Riccardo Carpino ha presentato ricorso al Tar contro la richiesta di demolizione dell’elipista di contrada Bongiovanni a Taormina, inoltrata dalla Sovrintendenza di Messina, è pervenuto in municipio l’annullamento del provvedimento dell’Ente per la tutela dei beni paesaggistici ed architettonici. A bloccare la richiesta di demolizione è stata la dirigenza del dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana in seguito a un ricorso del sindaco, Eligio Giardina. Ad annunciare l'annullamento è stato lo stesso primo cittadino.

La decisione della dirigenza è stata presenza in base a tre considerazioni. La prima sostiene che le norme per prevenire l'inquinamento acustico, sulla quale è stato espresso parere dalla Sovrintendenza, attribuiscono poteri solo al sindaco e dunque l’Ente peloritano non può emanare divieto di sorvolo della zona interessata. La seconda contesta la decisione della Sovrintendenza e sostiene che le norme di natura urbanistica non precludono, in linea di massima, la realizzazione di una elisuperficie, fermo restando la necessità di rispettare le specifiche prescrizioni per la tutela dei monumenti presenti nel territorio. L’ultima considerazione del dipartimento regionale è che l’elipista ha un grande interesse pubblico perché la struttura verrebbe utilizzata a supporto del reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale «S.Vincenzo». (ANSA).

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