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Picchia alunni, altro caso in Sicilia
Sospesa insegnante a Messina

MESSINA. Ancora un caso di maltrattamenti in Sicilia nei confronti di alunni. Dopo il caso di Corleone, qualche giorno fa, i carabinieri hanno notificato una misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico servizio ad un insegnante di 56 anni per maltrattamenti nei confronti di studenti. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura. La protagonista della vicenda è una professoressa di un istituto secondario di primo grado della città dello stretto che durante l' anno scolastico scorso avrebbe «represso i comportamenti vivaci di alcuni alunni utilizzando un metodo educativo fondato sull'intimidazione, la mortificazione personale e la violenza fisica».

Dopo varie segnalazioni giunte ai carabinieri sulle condotte tenute dall’insegnante durante le ore di lezione, è stata avviata un’indagine. Sei le vittime accertate, tutti studenti di età compresa tra gli 11 ed i 13 anni, che avrebbero subito percosse, ingiurie, umiliazioni.

A scatenare le ire della docente bastava poco come ad esempio far rumore durante le lezioni, distrarsi o non eseguire correttamente quello che veniva chiesto. In un attimo passava dalle parole ai fatti; dapprima sonori rimproveri carichi di ingiurie e minacce e quindi spintoni e botte.

Questa situazione avrebbe generato un vero e proprio clima di terrore e frustrazione che aveva fatto perdere la serenità - dicono gli investigatori - non solo alle vittime ma anche ai compagni che impotenti assistevano a ciò che avveniva davanti ai loro occhi.

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