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"Classi pollaio a Lipari e Vulcano", la denuncia degli studenti

MESSINA. Classi sovraffollate a Lipari e Vulcano. In particolare, sono due gli episodi di "classe pollaio" denunciati dalla Rete degli Studenti Medi Sicilia. I casi stanno impedendo il normale svolgimento delle lezioni, arrivando ad un totale di 43 alunni nella stessa piccola aula, contro un massimo consentito di 30.

"Nemmeno agli animali bisognerebbe riservare un simile trattamento, ma il fatto che si parli di studenti e studentesse farebbe rabbrividire chiunque. Una tale violazione del diritto allo studio deve essere denunciata, ed immediatamente vanno presi dei provvedimenti" scrive in una nota l'associazione studentesca.

"Per studiare c’è bisogno di ambienti ampi, luminosi, puliti e silenziosi, condizioni che quando si è in 43 diventano impossibili da ottenere. Inoltre le Eolie sono considerate zona sismica di 1° categoria, cosa che aggrava ancora di più la situazione mettendo in pericolo delle vite" continuano.

“Quasi ogni giorno sentiamo di una violazione al diritto allo studio, ovunque. Che si parli di alternanza, di edilizia, di spazi per gli studenti, di contributo volontario. La scuola siciliana sta cadendo a pezzi ed ogni anno da settembre iniziamo a vederne la polvere” dichiara Flavio Lombardo, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia.

“Non possiamo che nuovamente chiedere ai candidati alla Presidenza della Regione un impegno vero in ottica scolastica, un piano per rimettere in piedi il sistema di istruzione ripartendo da una legge quadro regionale sul diritto allo studio, costruita intorno alle vere necessità di tutto il mondo della scuola. Va cancellata una volta per tutte la percezione della scuola come di un passaggio forzato, va pensato un nuovo e diverso modo di intendere l’istruzione tutta. C’è bisogno di cambiare la scuola per cambiare il Paese” conclude Lombardo.

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