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Taobuk, tutto pronto a Taormina per il festival della letteratura: si parte con Oz, Strout e Bollani

Saranno Amos Oz, la premio Pulitzer Elizabeth Strout, Stefano Bollani e Dario Argento ad inaugurare, il 23 giugno, Taobuk 2018, il Festival Internazionale di Letteratura di Taormina, ideato e diretto da Antonella Ferrara. Al Teatro Antico, in una serata che vedrà esibizioni e interventi di Carmen Consoli, Paola Cortellesi, Anna Valle e Sergio Castellitto, Oz e la Strout riceveranno i Taobuk Awards, riconoscimenti d’eccellenza nel campo della letteratura e delle arti. Mentre i Taobuk Award alla Carriera verranno consegnati a Dario Argento e Bollani che si esibirà, accompagnato dall’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania diretta dal maestro Paolo Silvestri, in Rapsodia in blu di Gershwin e Concerto Azzurro, con l’intervento musicale del soprano Donata D’Annunzio Lombardi.

L’evento andrà in onda in differita il 3 luglio alle 23 su Rai2.

Nel week end d’apertura, il 23 e 24 giugno, le vie principali di Taormina, in collaborazione con Festival Buk Modena, diventeranno una fiera a cielo aperto dedicata alla piccola e media editoria.

Tra gli ospiti più attesi: Edgar Morin, Asli Erdogan, Catherine Dunne, Fernando Savater, l’iraniana Jamileh Kadivar, la canadese di origini cino-malesi Madeleine Thien e lo scrittore e fotografo canadese di origine libanese Rawi Hage. E tra gli italiani Paolo Giordano, Daria Bignardi, Giancarlo De Cataldo e Mario Capanna.

A far da filo conduttore all’ottava edizione, dal 23 al 27 giugno, le 'Rivoluzioni', grandi e piccole: sia quelle epocali come la Carta dei Diritti dell’Uomo, la Costituzione Italiana e il Sessantotto, di cui quest’anno ricorrono gli anniversari, sia i piccoli cambiamenti che influenzano le nostre esistenze.

"L'edizione 2018 dedica in particolare un ragionamento al tema delle Rivoluzioni e alla fenomenologia stessa del cambiamento, spinta propulsiva in seno alla storia degli uomini e delle civiltà, vero filo conduttore della manifestazione" spiega la Ferrara, che è presidente oltre che direttore artistico del Festival.

La lectio magistralis di Oz sarà dedicata proprio a 'Evoluzione o rivoluzione?' mentre quella della Strout ad amore e rottura dei vecchi schemi. Savater parlerà delle rivoluzioni necessarie, l’iraniana Jamileh Kadivar, già deputata nel parlamento a maggioranza riformatrice al tempo del presidente Khatami, proporrà una riflessione sull'Iran contemporaneo. La rivoluzione del coraggio e della speranza e la necessità di difendere la libertà d’opinione sarà invece al centro della conversazione con Asli Erdogan, scrittrice, giornalista e attivista turca per i diritti umani, che ha passato 136 giorni in una prigione turca nel 2016. Ancora rivoluzioni internazionali con Madeleine Thien e Rawi Hage che, in collaborazione con il Canadese International Festival of Authors - IFOA, indagheranno la Cina dopo Tienanmen e il Libano all’indomani della guerra civile.

Rivoluzioni anche nell’arte, nella robotica, intelligenza artificiale e nell’era della post umanità con gli interventi, fra gli altri, dei filosofi e sociologi Edgar Morin e Giulio Giorello.

Tavole rotonde dedicate a editoria e giornalismo con fra gli altri Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del Gruppo Mauri Spagnol; Ernesto Franco, direttore editoriale Einaudi; Mario Andreose, presidente de La nave di Teseo, la presidente della Rai Monica Maggioni e il direttore de La Stampa Maurizio Molinari. E poi mostre di libri antichi e di pregio, masterclass sul cinema, e Taokids dedicata a bambini e ragazzi.

In collaborazione con Siae anche la prima edizione della Residenza per giovani scrittori.

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