«Quando penso a Totò Cuffaro - dice l’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, impegnato in campagna elettorale a sostegno di Federico Basile, candidato a succedergli alle prossime elezioni amministrative nella città dello Stretto - penso alla Sicilia degli anni '90 e non posso credere che oggi a distanza di tutti quegli anni e dopo tutto quello che la Sicilia ha subito ci ritroviamo ancora a fare i conti con certi personaggi. Di Cuffaro ricordo una sua partecipazione nella trasmissione congiunta Maurizio Costanzo Show e Samarcanda, il 26 settembre 1991.Tra gli ospiti sedeva anche Giovanni Falcone che sarebbe stato ucciso alcuni mesi dopo. In quell'occasione Cuffaro si scagliò contro la magistratura e contro quel giornalismo che a suo dire sarebbe stato impegnato in una narrazione distorta dei fatti. La storia ci racconta una verità diversa». De Luca aggiunge che «oggi Totò Cuffaro torna rivendicando il diritto di condizionare ancora gli scenari politici. Ieri è stato a Messina per sostenere Maurizio Croce e ha tentato ancora una volta di travisare la verità dei fatti. Cuffaro afferma che non mi avrebbe mai cercato, che non ci sarebbe mai stata da parte sua il tentativo di avviare un dialogo, ma che sarebbe avvenuto l'esatto contrario. È falso. Proprio Cuffaro ha chiesto di incontrarmi e io ho detto no perché al di là delle vicende giudiziarie non voglio avere niente a che fare con personaggi come Totò Cuffaro. Le sue vicende giudiziarie non mi interessano, ma non gli consento di tentare di travisare la verità». Cateno De Luca entra nei dettagli: «Lui voleva collegare una sua lista alla candidatura di Federico Basile, una lista composta da persone rispettabili, ma segretaria cittadina della Dc di Messina è Rosalia Schirò, la cognata di Francantonio Genovese. Potevo mai accettare? Ho detto no a gran voce e nessuno può negarlo. Oggi quel Cuffaro sostiene Maurizio Croce che evidentemente ben rappresenta quegli ambienti».