MILAZZO. La pioggia battente non ha fermato, ieri pomeriggio, i milazzesi accorsi in massa ad ascoltare la voce del presidente della Regione Rosario Crocetta. La piccola tensostruttura di un bar del quartiere di Vaccarella, non è riuscita a contenere tutti, tant'è che numerosi sono rimasti fuori con gli ombrelli aperti per sentire il governatore. In apertura, dopo il saluto del portavoce milazzese del "Megafono, l'ex assessore Massimo D'Amore, e le richieste dei pescatori dell'antico quartiere di pescatori per bocca del presidente dell'associazione Damiano Maisano, Rosario Crocetta ha preso la parola. "In due mesi - ha detto in premessa il governatore - non si può certamente cambiare tutto, in una Sicilia, trovata disastrata dal punto di vista finanziario e senza una programmazione. Gran parte degli uffici bloccati, migliaia di pratiche inevase, ed impiegati che con 2500 euro al mese, arrivavano negli uffici in Porsche o in Maserati". Critiche ed attacchi per la vecchia classe politica che ”non ha mai pensato di curare gli interessi dei siciliani ma solamente quelli propri". Ai pescatori di Vaccarella che si sono lamentati per il totale abbandono da parte dei politici regionali, Crocetta ha risposto: "Proprio nei giorni scorsi per difendere la categoria di pescatori, mi sono scontrato con il ministro che ha intimato al mio assessore alla pesca di bloccare subito la pesca del novellame, senza prima parlarne e, senza tenere conto che un terzo della flotta peschereccia nazionale è formata da siciliani". Per quanto riguarda il rinascimento della costa, rappresentata dai pescatori di Vaccarella, Crocetta si è impegnato a trovare le giuste risorse per risolvere il problema. Poi il presidente ha parlato anche di inquinamento e di industrie pesanti che "devono capire - egli ha detto - che non si può giocare con la salute della gente". E, a proposito di grandi industrie, il governatore ha ribadito che lotterà, a livello nazionale, affinché queste grandi società paghino le tasse dove operano e non dove hanno le sedi legali, così da garantire alla Regione consistenti e vitali entrate fiscali in più.