MESSINA. Due medici del Policlinico sono stati prosciolti dall'accusa di omicidio colposo. Lo ha deciso il gup Giovanni De Marco al termine dell'udienza preliminare che ha trattato il caso della morte di Pasqualina Spidaliere una donna deceduta il 24 novembre 2010 dopo un breve ricovero. Il gup ha disposto non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti di Christian Romano e Antonio Bonaiuto, medici di guardia che sono stati difesi dagli avvocati Paola Barbaro e Alfonso Polto. Il pm Liliana Todaro aveva chiesto il rinvio a giudizio.
Il 23 novembre 2010 la donna si era recata al Policlinico accusando dolori a petto, all'addome ed alla schiena. Le prospettarono il ricovero in osservazione ma la signora tornò a casa. Alle 5,30 del mattino si recò di nuovo in ospedale per effettuare degli accertamenti ma la situazione precipitò nel giro di alcune ore. Nella tarda mattinata il marito ricevette la telefonata di un'amica di famiglia che lo informava che la moglie era stata intubata e che la situazione si era aggravata. L'uomo si precipitò in ospedale ma all'arrivo per la moglie non c'era ormai nulla da fare. Secondo l'accusa i due medici non avrebbero effettuato approfondimenti strumentali e un esame radiografico del torace che avrebbe consentito di rilevare la patologia e sottoporre la paziente ad un intervento chirurgico. Il gip ha invece li ha prosciolti, ha prevalso la tesi della difesa che ha sostenuto che il decesso fu causato da una dissezione aortica, una patologia molto rara ed a elevatissima mortalità.
LE. BA.