MESSINA. La procura della Repubblica punta i riflettori sul personale della Provincia. Agenti di polizia giudiziaria, nei giorni scorsi, hanno chiesto copia dei tabulati delle presenze del personale di palazzo dei leoni. Il periodo di riferimento sarebbe quello compreso tra ottobre e dicembre dello scorso anno. I documenti che saranno acquisiti serviranno a chiudere il cerchio di un'indagine già avviata. I tabulati saranno, probabilmente, confrontati con altri elementi già acquisiti. Nel mirino, naturalmente, dipendenti "infedeli" ma anche chi, semplicemente, si allontanava dal posto di lavoro per gustare al bar di fronte al palazzo provinciale un semplice caffè senza marcare il cartellino delle presenze. Sull'indagine il massimo riserbo. Il presidente della Provincia non conferma ma nemmeno smentisce e si limita a dire che la notizia appare "verosimile". Nelle scorse settimane un'indagine simile sull'istituto autonomo case popolari portò all'emissione di quattro ordini di custodia cautelare e all'iscrizione sul registro degli indagati di numerosi dipendenti. L'operazione badge Sicuro è stata portata avanti dalla guardia di finanza. Sembra che, anche in questo caso l'obiettovo sia moralizzare il comportamento dei dipendenti pubblici. La Provincia conta su oltre un migliaio di dipendenti impegnati su più edifici. Duecento di questi sono precari che provegono dall'ex articolo 23 o dai lavori socialmente utili. I principali dove sono ospitati anche gli assessorati, la segretria generale e i gruppi consiliari sono palazzo dei Leoni e la sede di via san Paolo. E' proprio di questi ore all'ars la discussione sulla necessità di azzerare gli enti provincia.