LIPARI. "Nell'isola delle Eolie ci sono due alberghi in crisi che nella prossima stagione estiva non apriranno i battenti. Anche un'altra struttura turistico-alberghiera in un'altra isola dell'Arcipelago rimarrà chiusa". L'ex sindaco Mariano Bruno, consigliere comunale a Lipari, ex Pdl e ora Gruppo Misto, lancia l'allarme sul momento delicato che vivono le Eolie: "Alcuni imprenditori turistici non sono più nelle condizioni di aprire i loro alberghi. Troppi debiti accumulati e troppe le spese. Anche quelli che apriranno saranno a rischio, perchè sulla prossima stagione ci sono più ombre che luci, anche per l'incertezza che regna purtroppo nei collegamenti marittimi. A Lipari - ha aggiunto - in ogni via centrale ormai sono sempre più numerosi i cartelli di strutture e magazzini che si affittano e di case che si vendono. Ma il mercato è bloccato e di conseguenza c'è anche il rischio incombente che l'Arcipelago eoliano sia a forte rischio per l'investimento di capitali mafiosi. Invito tutte le autorità - comunali, il prefetto, le forze dell'ordine - a tenere gli occhi bene aperti".
"Ma la situazione che oggi preoccupa maggiormente riguarda i collegamenti marittimi - ha aggiunto l'ex primo cittadino delle Eolie - non abbiamo certezze su quello che accadrà con la "Compagnia delle Isole" (ex Siremar). Sappiamo delle continue diffide da parte del ministero e della Regione per i continui disservizi marittimi per i mezzi non adeguati impiegati e non è detto che si arrivi anche alla disdetta del contratto". La società di Salvatore Lauro - tuttavia - si sta organizzando. Ha già noleggiato il traghetto "Bilton" per far fronte a tutte le emergenze, ha chiuso il contratto con i comandanti e i direttori (ora toccherà ai marittimi che hanno preannunciato lo sciopero per il 7 marzo) e sarà presente con un proprio stand alla borsa internazionale del turismo di Berlino. Sul sito le prenotazioni online sono state prolungate fino a dicembre e dalla compagnia si precisa che "per le isole ci sono grandissime richieste".
Ma i problemi non riguardano solamente la società ex statale, all'orizzonte si profilano difficoltà anche per le altre due società che alle Eolie effettuano collegamenti integrativi con aliscafi (Ustica Lines) e con navi (Ngi). Prima dell'inizio della stagione estiva e dopo l'estate scadranno i bandi e la Regione dovrà procedere a indire le nuove gare. Ma è trapelato che mancherebbero circa 40 milioni di euro.
Eolie, hotel in crisi: 3 già chiusi E il rischio s’allarga all’estate
Turismo in picchiata, si paventa una stagione di crisi anche per i problemi di collegamento
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