MESSINA. Sulle primarie di centrosinistra per la scelta del candidato sindaco il Pd è diviso.
Da un lato la segreteria che ribadisce di voler continuare a lavorare con la direzione del partito sulle regole e dall'altro sei circoli, guidati dall'ex assessore Liliana Modica, che chiedono ai dirigenti di riflettere sulla possibilità di stoppare con i soliti metodi le primarie locali.
I sei circoli piddini sono Zancle, Circolo Per una scuola di qualità, Ecologisti democratici, Circolo Nino Gullotti, Circolo Linfanuova Gazzi, Circolo dello Stretto. Alcuni di questi sono molto vicini al deputato Francantonio Genovese anche se quest'ultimo ha ribadito che le primarie si devono fare allargandole agli alleati dell'Udc e della lista Crocetta.
«Il Pd - si legge nella nota dei Circoli - ha celebrato le primarie come un grande momento di partecipazione democratica e in effetti così è stato, ma il risultato che ad esse è seguito è stato disastroso. Ora, le primarie vengono fatte principalmente per due motivi: - per mobilitare l’elettore e quindi renderlo partecipe della vita democratica - per scegliere il candidato migliore. Su questi punti, alla luce dei risultati elettorali, ci sarebbe piaciuto che all’interno del Pd si fosse avviata una discussione di largo respiro e invece ci è toccato ancora una volta assistere a una fuga in avanti. Si è deciso di mettere nuovamente in moto la macchina delle primarie - proseguono - per la scelta del candidato sindaco della nostra città senza minimamente chiedersi e chiedere alla base del partito se questa sia la scelta più adeguata in un contesto, che le elezioni ci hanno rimandato profondamente mutato.
Crediamo che a confusione si stia sommando altra confusione e ciò, ai nostri occhi, non lascia presagire nulla di buono per l’immediato futuro. Ci permettiamo allora di avanzare qualche suggerimento, per evitare che poi si dica che noi si faccia solo critiche e niente proposte". Secondo la Modica e i sei circoli: "dobbiamo avere il coraggio di fermarci a riflettere tutti insieme su come rendere più efficaci le primarie, istituendo un comitato di garanti eletto dalla direzione il quale, oltre a espletare la funzione di gestione delle primarie, si prenda carico di redigere il regolamento delle primarie affinché esse siano espressione di tutto il partito e non solo di una ristretta cerchia magica riconducibile alla segreteria. Tale passaggio non solo è indispensabile, ma è di vitale importanza: noi non vogliamo consegnare la città in mano al centrodestra o peggio ancora in mano al M5S".