PATTI. C'è anche la neo parlamentare del Pd, eletta in Sicilia, Maria Tindara Gullo, tra gli indagati nell'inchiesta 'fakè, sfociata ieri nell'arresto di sette persone, compreso il padre della deputata, che è accusata di falso ideologico. Le persone coinvolte nella maxi-indagine della polizia sono 156, accusate, a vario titolo, di falso ideologico e soppressione di atti d'ufficio, voto di scambio, associazione a delinquere e truffa aggravata. Lunedì sono in programma, dinanzi al gip del tribunale di Patti (Me) Onofrio Laudadio, gli interrogatori di garanzia nei confronti delle sette persone arrestate. Nell'ambito della medesima inchiesta sono stati sottoposti a obbligo di divieto di dimora due consiglieri comunali di area Pd, mentre un ispettore di polizia municipale, un ex consigliere comunale e un geometra, sono stati sottoposti a obbligo di dimora. Secondo gli inquirenti Maria Tindara Gullo, nel gennaio del 2011, a pochi mesi dalle elezioni amministrative nelle quali era candidata al consiglio comunale, avrebbe falsamente dichiarato di essere residente a Patti, presso un'abitazione di proprietà del padre, l'ex vice sindaco Francesco Gullo, arrestato nell'ambito della stessa inchiesta per associazione a delinquere, falso in concorso e voto di scambio. Dalle indagini sarebbe emerso, invece, che la Gullo, insieme al marito e alla figlia, anch'essi trasferitisi fittiziamente, non si sarebbe mai mossa dalla sua residenza nel vicino comune di Montagnareale. Anche Luigi Gullo, consigliere provinciale del Pd e candidato sindaco alle amministrative di Patti del 2011, cugino della parlamentare Maria Tindara Gullo e nipote del vice sindaco Francesco Gullo, risulta indagato con l'accusa di associazione a delinquere. IL PD SOSPENDE GLI ISCRITTI COINVOLTI - Il Pd ha sospeso dal partito gli
iscritti destinatari dei provvedimenti cautelari emessi dalla Procura di Patti (Me) nell'ambito dell'inchiesta 'fakè, che coinvolge 156 persone, accusate a vario titolo di falso
ideologico e soppressione di atti d'ufficio, voto di scambio, associazione a delinquere e truffa aggravata. «Nei prossimi giorni - si legge in una nota della segretaria provinciale del Pd di Messina - la segreteria provvederà a nominare un commissario per il circolo del Pd a Patti peraltro, richiesto dallo stesso segretario del circolo». «La commissione di garanzia del Pd - prosegue la nota - valuterà nei prossimi giorni se sarà necessario assumere altre decisioni. Il Pd esprime piena fiducia nella magistratura nell'accertamento dei fatti».