L’Orsa: sprechi e inefficienze sui parcheggi a pagamento

MESSINA. Il sindacato Orsa ha pubblicato un dossier sui parcheggi a pagamento della zona a traffico limitato e del Cavallotti: per gli autonomi l'affare da oltre 4 milioni di euro l'anno nasconde sprechi, inefficienza e cattiva gestione. "Percepiamo da tempo una sospetta voglia di privatizzare il servizio di sosta - sostengono i sindacalisti Mariano Massaro e Michele Barresi - ed è paradossale che i suggerimenti giungano dalle stanze di palazzo Zanca dove siedono alcuni dei responsabili del disastro Atm, da uno screening effettuato dal sindacato Orsa su tutto il settore della Ztl e parcheggi in gestione Atm traspaiono sprechi e cattiva gestione di un'attività che potrebbe realizzare un businness annuo che si aggira intorno ai quattro milioni di euro e che invece viene fatta apparire come una zavorra che ha contribuito ad affondare l'azienda trasporti".
L'attuale Ztl conta in città su di un totale di circa quattromila stalli di sosta blu, dei quali in circa il 10% non è esigibile il pagamento della sosta perché mancanti di adeguata segnaletica o per altre futili problematiche di facile risoluzione. "Un mancato incasso che si prolunga da tempo e che per per le asfittiche casse dell'Atm è stimabile in 50 mila euro mensili - proseguono Massaro e Barresi - ma né il Comune né l'azienda hanno predisposto il necessario rifacimento della segnaletica causando, a fronte di una spesa irrisoria (40mila euro) un danno per centinaia di migliaia di euro". "Ennesimo esempio della cattiva gestione della cosa pubblica - denuncia l'Orsa - e di precise responsabilità del fallimento di un'azienda che nessuno negli anni ha voluto e saputo gestire". Il commissario dell'Atm, Enrico Spicuzza, replica: "Non ho avuto ancora modo di leggere questi atti, io so che nell'ultimo periodo gli incassi sono cresciuti ma se registrerò queste inefficienze provvederemo, sto facendo molto per l'azienda a cominciare dal mettere in pari il pagamento degli stipendi e dei contributi e di versare ai creditori quanto dovuto".