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Tribunale di Lipari a rischio chiusura: il sindaco ricorre al Tar per salvarlo

Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno per dire «no» all'accorpamento con Barcellona

LIPARI. Per salvare il tribunale si muove la giunta comunale del centro sinistra. Il sindaco Marco Giorgianni per contestare la decisione del governo nazionale, farà ricorso al Tar di Catania. Il consiglio comunale ha già approvato un ordine del giorno unitario per dire «no» all'accorpamento al tribunale di Barcellona e insieme al documento stilato dai legali eoliani è stato inviato anche al ministero della Giustizia. Analoga iniziativa è stata attuata dal Comune di Leni e di Santa Marina Salina. Silenzio dal Comuni di Malfa. L'avvocato Gaetano Orto, capogruppo del Pd, per la prossima settimana ha anche organizzato un incontro con tutti gli avvocati isolani e ha preannunciato una clamorosa protesta davanti alla sede del tribunale di via Zinzolo, in modo tale che la notizia possa fare il giro d'Italia. Per il sindaco Giorgianni c'è stata anche l'opportunità di intervenire durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario al tribunale di Messina ove ha manifestato - per l'insularità - tutti i problemi che per gli eoliani comporterà il provvedimento. Lo stesso Giorgianni si è anche incontrato con il presidente del tribunale di Barcellona Michele Galluccio a cui ha ribadito che «Lipari, le Eolie non possono e non devono perdere il tribunale». Non sono mancate le reazioni. Claudio Mandarano, avvocato: «Sicuramente lodevoli ed apprezzabili le iniziative che si intendono portare avanti. Ma mi chiedo: a giochi ormai fatti si riuscirà a cavare un ragno dal buco? Nell'ultimo incontro di noi avvocati al Comune alla presenza del sindaco e del presidente del consiglio, la protesta doveva iniziare subito dopo l'estate. Siamo in primavera e in tutto questo arco di tempo poco o nulla è stato fatto. Purtroppo la politica ottusa dell'ultimo decennio non ha capito che in queste isole, ogni diritto che ci viene sottratto dal governo centrale o regionale è irrimediabilmente perso e recuperarlo diventa un impresa impossibile, ne abbiamo la prova con i trasporti». Gesuele Fonti, consigliere comunale de «Il Faro» conclude: «E pensare che qualcuno ci voleva far credere che i loro referenti politici romani avrebbero risolto il problema. Il nostro gruppo lanciò l'allarme oltre un anno fa, ma nessuno ci ascoltò».  

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