Nuovi risarcimenti per 600 mila euro agli ex dipendenti della ex Sacelit

PACE DEL MELA. Mentre proseguono le udienze presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto al processo che segue il rinvio a giudizio dei tre direttori aziendali che hanno sempre e costantemente fatto da portavoce dei responsabili della sicurezza, dell'ambiente e della produzione della sede di Milano successivamente trasferita a Bergamo, i responsabili della direzione continuano a mantenere il proprio impegno risarcitorio nei confronti degli ex esposti e familiari dell'azienda di San Filippo del Mela.
In questi giorni, infatti, sono stati erogati oltre 600 mila euro per alcuni ex dipendenti deceduti, per il decesso di una moglie di un ex lavoratore, per due mogli, alle quali è stata riconosciuta una patologia causata dal lavaggio degli indumenti dei mariti ex dipendenti Sacelit e per 3 ex dipendenti ai quali, nei mesi scorsi, è stata riconosciuta una patologia causata dall'esposizione alle fibre di amianto. Con gli ultimi pagamenti la ex Sacelit di san Filippo del Mela ha erogato fino ad oggi oltre 16 milioni e mezzo di euro ad ex dipendenti. "Tutto ciò - ha spiegato Salvatore Nania, ex dipendente Sacelit e presidente comitato "Ex esposti amianto" - evita di effettuare lunghi e costosi ricorsi legali e di ricevere gli indennizzi in tempi brevi".
Ed aggiunge: "Sappiamo benissimo che il tutto non restituisce la vita dei nostri compagni di lavoro e dei loro familiari, così come l'integrità fisica e psicofisica di tutti noi esposti alle fibre killer, che continuiamo a vivere con l'incubo di un aggravamento, di una neoplasia. di un mesotelioma che potrebbero svilupparsi nell'arco di 20, 30 o 40 anni dall'esposizione alla maledetta fibra". A conclusione Nania, ma anche gli ex dipendenti Sacelit ancora in vita, sperano che "le Istituzioni, comprendano che sia giunto il momento di ascoltarci, di incontrarci per effettuare la prima conferenza Regionale Amianto, così come previsto dal Piano Nazionale Amianto, già approvato".