BARCELLONA POZZO DI GOTTO. La Procura della Repubblica di Barcellona ha indicato la linea dura contro il fenomeno dell'occupazione del suolo pubblico, ma l'azione di controllo delle forze dell'ordine ha già sollevato le prime proteste da parte degli operatori economici colpiti dai provvedimenti di sequestro della merce o dei gazebo.
Negli ultimi due giorni infatti l'azione coordinata tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale ha portato al provvedimento di sei sequestri, diretti ad altrettanti commercianti del settore della ristorazione, della vendita di frutta e di piante ornamentali su tutto il territorio comunali. Si tratta di un bar in via Amendolia, a pochi passi dall'incrocio con via San Vito, di un bar in via del Mare, angolo via Marconi, di due rivendite di frutta e verdura in piazza Gambadauro e via Papa Giovanni, di un ambulante in via San Vito e di una rivendita di piante in via Marconi. In alcuni casi, per i ritrovi e per i bar si è trattato di un provvedimento disposto dalla Procura a seguito della revoca di autorizzazioni per l'installazione di gazebo sui marciapiedi o sul spazio adiacente ai locali. In questi casi infatti i proprietari non avevano ottemperato alla demolizione delle struttura, imposta dalle ordinanze dell'ufficio tecnico comunale, con cui si è accertata la necessità di revocare l'autorizzazione a seguito di precise disposizioni della Procura sulle limitazione all'occupazione del suolo pubblico. Alcuni ristoratori aveva già provveduto alla rimozione, mentre per gli altri è scattata la sanzione.
Per i rivenditori di frutta e verdura, così come per quelli impegnati nel settore delle piante ornamentali, il sequestro della merce, con conseguente donazione alla comunità della città, è scattata dopo aver accertato un'occupazione del suolo pubblico superiore a quella prevista dall'autorizzazione a suo tempo concessa in fase di apertura dell'attività. Tra i casi più controversi c'è la condizione di Paolo Perdichizzi, come riferisce l'avvocato Rocco Bruzzese, titolare di una rivendita di frutta e verdura in piazza Gambadauro, a cui sono state sequestrate le cassette di merce esposte secondo le forze dell'Ordine in violazione dell'autorizzazione concessa a suo tempo, con la possibilità di sfruttare uno spazio esterno di 10 metri per la vendita. Al titolare sarebbe stata contestata dal magistrato di turno, Giorgio Nicola, la mancata indicazione nella planimetria degli spazi di suolo pubblico destinati all'esposizione della frutta. Sul punto, sottolinea il legale, si potrebbe aprire un contenzioso nell'interpretazione dell'autorizzazione concessa dall'ufficio tecnico comunale.
Barcellona, linea dura contro gli abusivi: sequestri e multe
Controlli a tappeto sui commercianti del settore della ristorazione, della vendita di frutta e di piante ornamentali. Proteste degli operatori colpiti dai provvedimenti
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