MESSINA. La prefettura di Messina ha diffidato il comune di Scaletta Zanclea (Messina) a dichiarare entro il 22 aprile il dissesto perchè non ha esitato entro i 60 giorni previsti il piano di riequilibrio finanziario come gli era stato chiesto dopo l'adesione al decreto salva comuni. A questo punto o consiglio dichiara il dissesto o lo farà un commissario ad acta. Scaletta Zanclea è il secondo comune del messinese a fallire dopo Milazzo.
Il 17 dicembre scorso il consiglio comunale di Scaletta aveva aderito al decreto legge 174, la cosiddetta norma «salva comuni», con undici voti a favore e uno contrario, ma poi non ha predisposto il piano di riequilibrio previsto e la prefettura lo ha diffidato. Intanto, gli attivisti scalettesi del Movimento 5 Stelle hanno chiesto le dimissioni del primo cittadino Mario Briguglio e stanno sottoscrivendo una petizione per richiedere al presidente Rosario Crocetta un decreto-legge in soccorso dell'ente jonico. La petizione mira ad ottenere almeno una proroga della decisione a dichiarare il dissesto. Tra le motivazioni, il fatto che il comune di Scaletta, messo in ginocchio dai tragici eventi dell'alluvione del 2009, non può essere considerato al pari degli altri comuni.
Messina, Prefettura: "Scaletta Zanclea dichiari il dissesto"
Diffidato il Comune perchè non ha esitato entro i 60 giorni previsti il piano di riequilibrio finanziario come gli era stato chiesto
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