MESSINA. Ennesima istanza dell'amministrazione comunale al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando per ottenere l'inserimento dei fondali di "Capo Milazzo" nelle "Aree marine di reperimento". In questa occasione, però, alla tradizionale documentazione è stata aggiunto un elemento che potrebbe essere determinante per il centro mamertino: l'inserimento dei fondali milazzesi tra le aree da monitorare da parte dell'Osservatorio della Biodiversità dell'ambiente marino e terrestre, di recente costituzione, a seguito di un accordo tra il dipartimento Ambiente della regione, l'Arpa, il consiglio nazionale delle ricerche e soprattutto l'Ispra che, tanto lavoro sta effettuando nell'hinterland milazzese. L'azione sperata consisterà in un articolato piano di interventi di ricognizione dell'habitat di flora e fauna e di ricerca delle biodiversità per capire le dinamiche a breve e lungo termine dei sistemi marini. Nel voluminoso fascicolo inviato a Roma sono stati inseriti anche i protocolli già sottoscritti dal comune e dai privati (associazioni, cooperative di pescatori) ma anche tutti i riferimenti normativi nazionali e comunitari che hanno vincolato l'area. "Siamo molto fiduciosi - ha affermato il sindaco Carmelo Pino - e crediamo fortemente che nella valutazione del Ministero dell'Ambiente possa avere un peso decisivo la condivisione del progetto da parte di tutte le componenti firmatarie del protocollo d'intesa". A. La.