Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Cerimonia e giochi con tanti bambini Tusa, il bosco rinasce dopo l’incendio

TUSA. Un anno fa a Tusa fiamme e fuoco circondavano l’area attrezzata di San Felice nel cuore del bosco di Tardara. Oggi sono i bambini a riempire lo stesso posto, accompagnati dalla natura che è rinata per una cerimonia culminata in una messa tra i boschi.   L’incendio dell’ultima settimana di settembre dell’anno scorso distrusse il territorio di Tusa ed ha lasciato segni indelebili della sua violenza, negli alberi, nel territorio ma anche nella mente e nel cuore di chi lo ha vissuto. Furono giorni di terrore, di enormi danni economici ed ambientali, ma anche di grande vicinanza e solidarietà tra i cittadini di Tusa che si prodigarono, rinunciando a dormire, in ogni angolo del paese per creare linee tagliafuoco, aiutare i pastori a mettere in salvo le greggi, presidiare le zone a rischio per impedire ulteriori fronti. Nell’omelia di ieri, durante la messa tenuta nel bosco, padre Antonino Amato ricordando i momenti terribili dell’anno scorso, quando per quattro torridi giorni i piromani mandarono in fumo il polmone verde dei Nebrodi occidentali, ha ribadito la forza della natura, capace di risorgere dalle ceneri della distruzione.   La cerimonia, svoltasi in uno dei luoghi simbolo dei roghi, ed alla quale hanno preso parte anche uomini della forestale e della protezione civile (in prima linea in quei giorni), è stata un momento di ricordo ma anche di speranza affinchè, per una rinascita sociale e civica. Prendere coscienza dell’ assurdità di incendiare i boschi, beni di tutti, per scopi materiali ma anche ringraziare la buona sorte. In quattro giorni di incendi furono decine le abitazioni minacciate ma nessun tra residenti, forze dell’ordine e volontari riportò ferite.   Per il sindaco Angelo Tudisca è il giorno della gioia, ma non è possibile dimenticare la gravità di quanto è accaduto e l’attentato subito dalla natura. «Il ricordo- ha affermato il sindaco nel corso della cerimona- servirà da monito per le giovani generazioni perché crescano amando e rispettando l’ ambiente».

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