PATTI. Per tre giorni la parrocchia "San Nicolò di Bari" ha ospitato Gemma De Giorgi, 74 anni, di Ribera, miracolata da Padre Pio, considerato che riesce a vedere pur senza le pupille. Gemma ha, tra l'altro, incontrato gli alunni degli istituti scolastici ricadenti nel territorio parrocchiale, i fedeli ed i gruppi di preghiera di Padre Pio. «I medici - sottolinea Gemma De Giorgi - avevano dichiarato che sarei rimasta cieca per tutta la vita. Una zia suora consigliò ai miei genitori, che non avevano mai perso la fiducia nella Provvidenza, di rivolgersi a Padre Pio».
Cosa successe?
«La suora scrisse a Padre Pio chiedendone l'aiuto e raccomandandogli la piccola. Una notte essa sognò il frate di Pietrelcina che le disse: ”Dov'è questa Gemma per la quale con tante preghiere state a stordirmi la testa ?" La suora, sempre durante il sogno, mi presentò a Padre Pio e questi fece il segno della croce sui miei occhi. Il giorno dopo il sogno, la suora ricevette la risposta da Padre Pio che le assicurava la preghiera».
Lei si è poi recata a San Giovanni Rotondo
«Sì, assieme a mia nonna e mentre ero in treno ebbi l'impressione di vedere qualcosa, ma lei non volle credermi. Arrivati a San Giovanni Rotondo, mia nonna mi raccomandò di chiedere a Padre Pio di pregare perché acquistassi la vista, ma me ne dimenticai. Lui, però, mi toccò gli occhi con la mano e fece sopra di essi un segno di croce. La nonna si angosciò che avessi dimenticato la richiesta e si mise a piangere. Andò essa stessa da Padre Pio per chiedergli di intercedere per la mia guarigione e lui le disse: ”Tieni fede, figlia mia. La bambina non deve piangere e nemmeno tu devi essere preoccupata. Gemma vede e tu lo sai"».
Cosa che realmente stava accadendo
«Sì. Nel viaggio di ritorno mi accorsi che la vista andava schiarendosi sempre più fino ad acquistare un grado normale. Medici e specialisti consultati dai miei genitori non poterono non ammettere che non c'era spiegazione umana al fatto che vedessi senza pupille. Così da tempo ormai vado in giro a raccontare la mia bella avventura».