MESSINA. Aggiornato il costo di costruzione e gli oneri concessori per gli insediamenti residenziali, artigianali, industriali e commerciali. Lo ha deciso l'amministrazione Accorinti. Ieri nel corso della conferenza stampa per gli auguri di Natale l'assessore all'Urbanistica Sergio De Cola ha reso noto il provvedimento che penalizzava le imprese. Secondo la relazione tecnica sono stati individuati nuovi criteri di valutazione ritenendo di ridurre l'aliquota stabilita del 75 per cento dall'amministrazione comunale con la delibera n° 881/C del 26/7/1977 e applicare aliquote differenziate per cinque zone del territorio comunale, così ripartite: zona centro 65 per cento; zona di frangia 55; riviera nord 60; riviera sud 50; zona dei villaggi e colline 45; per le zone omogenee "C" l'aliquota da applicare è pari al 60 per cento. Introdotto l'istituto della premialità, prevedendo "la possibilità di ridurre gli oneri concessori per promuovere il risparmio energetico attraverso l'utilizzo di tecniche costruttive, anche di bioedilizia, che determinino una specifica classe energetica (minimo classe A) e la riduzione del rischio sismico attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie antisismiche (adozione di sistemi di isolamento e/o dissipazione) o di strutture progettate in classe di duttilità alta. In tali casi in ognuna delle cinque zone individuate la riduzione sarà in ragione del 25 per cento sull'aliquota applicata".
Due giorni fa la consigliera comunale del gruppo misto Antonella Russo aveva richiesto in un'interrogazione di abrogare l'aumento al 300%, deciso durante l'amministrazione Croce, degli oneri concessori. La Russo segnalava che l' aumento "ha comportato una certa ed indiscutibile diminuzione delle attività edilizie cittadine, con la conseguenza che dopo l’aumento delle tariffe deliberato nell’atto amministrativo indicato in oggetto dall’allora commissario Croce, gli stessi introiti comunali derivanti dal pagamento degli oneri concessori sono sensibilmente diminuiti, con la conseguenza che tale aumento, oltre che contribuire alla paralisi dell’attività edilizia cittadina, non ha comportato neppure un aumento delle entrate per le casse comunali".
Più volte anche l'Ordine degli Ingegneri aveva richiesto la riduzione delle tariffe contenute nella delibera 219 del 7 marzo 2013. Con il provvedimento di Croce il contributo dovuto al Comune secondo gli art.5 e 6 della legge 10 del 1977 (Bucalossi) che dal 1998 al 2012 è cresciuto in media di circa l’1% annuo (art.5, oneri di urbanizzazione) e 3% annuo (art.6, costo di costruzione)".