MESSINA. Il nuovo anno si aprirà all'insegna delle stangate per le famiglie messinesi. La bufera intorno alla Tares, la nuova tassa sui rifiuti urbani, ha smosso anche il coordinamento dei procuratori che fa capo a Cittadinanzattiva. La notizia appresa dagli organi di stampa che annuncia l'arrivo ormai prossimo dei bollettini di pagamento, con scadenza fissata al 24 gennaio del nuovo anno, ha fatto saltare dalla sedia il coordinamento legale dei cittadini che tiene a ricordare all'amministrazione comunale la sgradevole coincidenza con il pagamento dell'Imu sulla prima casa. "Sarà impossibile per i cittadini - sostiene Cittadinanzattiva - pagare Imu e Tares contestualmente.Pertanto si rende necessario l'intervento del consiglio comunale affinchè riunendosi d'urgenza possa modificare l'articolo 28 del regolamento sulla tassa dei rifiuti facendone slittare il pagamento al mese di febbraio, magari dilazionandola in quattro o più rate. Si tratta di un intervento possibile per la legge che riconosce ai comuni la possibilità di determinare la data di scadenza e le rate. Se il consiglio non dovesse intervenire - aggiunge il coordinamento dei procuratori - può farlo la giunta, applicando il regolamento generale delle entrate tributarie comunali che consente di disporre i termini ordinari di versamento dei tributi sospendendole o differenziandole per tutti. Il Comune può inoltre stabilire autonomamente i termini entro i quali è possibile effettuare i versamenti dei singoli tributi". Sulla scorta di quanto già avvenuto a Trapani, dove il consiglio comunale ha approvato agevolazioni per le famiglie con reddito non superiore ai 35 mila euro e rateizzazione della tassa in quattro mensilità.