Barcellona, il ponte stabile sul Longano s’allontana: la Regione non trova i fondi necessari
BARCELLONA POZZO DI GOTTO. E' a rischio la ricostruzione del nuovo ponte stabile sul torrente Longano, crollato nel giorno dell'alluvione dell'22 novembre 2011, che collegava le frazioni balneari di Calderà e Spinesante. L'Amministrazione comunale nel giugno scorso, alla scadenza dell'affitto dell'attuale ponte mobile di tipo bailey, per la realizzazione della struttura definitiva, aveva puntato sull'accordo sottoscritto con la Regione che prevedeva l'onere di finanziare l'intervento da parte della Protezione Civile siciliana. Adesso, invece, secondo quanto riferito dal portavoce del comitato "Pro Ponte di Calderà", il farmacista Marcello Zangla, è reale il rischio di un possibile storno da parte della Regione delle somme destinate al finanziamento della suddetta opera verso altri capitoli di spesa.
Per chiedere un intervento del sindaco Maria Teresa Collica interviene l'associazione Big Bang di Barcellona, da sempre vicina alle posizioni dell'amministrazione. "Dopo l'alluvione di 2 anni fa, la questione Ponte di Calderà - Spinesante è ritornata prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica all'inizio dell'estate scorsa, quando si è palesato il rischio concreto che la Provincia, non disponendo di fondi propri, non avrebbe più potuto pagare il canone di noleggio alla ditta fornitrice, che aveva a suo tempo provveduto ad installare l'attuale ponte provvisorio. Per evitare lo smantellamento della struttura era intervenuta l'Amministrazione, che confidava nei fondi della Protezione Civile per la realizzazione del ponte stabile sul torrente Longano. Dopo le ultime notizie, che ipotizzano uno storno delle risorse destinate al ripristino della struttura, vogliamo stimolare la giunta Collina ad affrontare in modo efficace e concreto il problema, proponendo anche una soluzione tecnica che potrebbe risolvere la faccenda con tempi di realizzazione brevi e con costi estremamente contenuti, senza attendere le risorse della Protezione civile che adesso si rischia di perdere". L'associazione dell'area Renzi chiede al sindaco di intervenire. G.Pu.