Messina

Sabato 16 Novembre 2024

Milazzo, le bollette pazze della Tares «Niente mora se pagate entro gennaio»

MILAZZO. Da alcuni giorni i milazzesi stanno ricevendo al loro domicilio le bollette della Tares, con scadenza 16 dicembre 2013, relative ai tributi dell’anno scorso. Al fine di fare chiarezza su alcuni dubbi che sono stati sollevati da numerosi utenti, l’assessore alle Finanze, Pippo Midili è intervenuto per fornire le opportune delucidazioni.
La lettera inviata dal Comune a mezzo servizio postale, contiene la descrizione del tributo, la sua quantificazione globale per l’anno 2013 e poi la somma da versare, al netto dei due acconti che dovevano essere pagati a luglio e a settembre. Tale somma è ripartita in due modelli F24, in quanto beneficiari del pagamento della Tares sono il comune e lo Stato. Nella lettera è indicata quale data di scadenza il 16 dicembre 2013, sicuramente anteriore rispetto a quella di materiale ricezione della stessa. A tal proposito, l’assessore Midili ha spiegato che “nessuna mora è dovuta se i pagamenti verranno effettuati entro il 16 gennaio per la quota dello Stato e il 30 gennaio per la quota del comune».
Dunque è anche possibile procedere al pagamento separato dei modelli F24, purché si rispettino queste scadenze. Nel caso in cui l’utente non dovesse ricevere dalle Poste la bolletta entro il 13 gennaio, fanno sapere dal Comune, è consigliabile che chieda un duplicato all’ufficio tributi del comune. Il pagamento dei modelli F24 potrà avvenire negli istituti di credito, negli uffici postali, attraverso la Lottomatica ed i canali internet. Nessuna tassa è dovuta a differenza di quanto avveniva in passato col pagamento a mezzo bollettino postale. Non è possibile la rateizzazione del tributo. Nel sito istituzionale del comune sono state pubblicate le tariffe e le modalità di calcolo del tributo. «Abbiamo operato nella massima trasparenza mettendo il cittadino nelle condizioni di conoscere nel dettaglio quello che dovrà pagare – conclude l’assessore Midili - . Due anni intensi di attività dedicata all’evasione e all’elusione hanno permesso di mantenere i costi del servizio igiene urbana al di sotto di quelli applicati con la vecchia Tarsu. Ciò è stato possibile perché questa amministrazione si è mossa nella logica di una gestione ispirata all’effettivo raggiungimento dell’equità fiscale e difesa delle categorie più deboli».

leggi l'articolo completo