MESSINA. È nuova di zecca. È costata milioni ma, per la terza volta consecutiva, crea degli avvallamenti che costringono l'Anas a restringere la carreggiata e a intervenire. È la bretella di collegamento con il nuovo svincolo di Giostra, percorribile solo in entrata. Semplici processi di assestamento, nulla di strutturale secondo i tecnici del cantiere. Fatto sta che la bretella di collegamento con lo svincolo di Giostra ha subito per la terza volta in pochi mesi un restringimento. I tecnici assicurano che si tratta di semplice precauzione e che l'opera non è in discussione. Più cauto al Comune l'ingegnere Mario Pizzino, chiamato già una volta dai vigili urbani per un sopralluogo. Pizzino ricorda che la competenza, nonostante il Comune su quell'opera ci abbia messo i soldi, è della ditta che sta costruendo l'opera e dell'Anas a cui spetta l'alta sorveglianza. Ma dice anche che andrebbero fatti rilievi più accurati. Il genio civile, tramite l'ingegnere Gaetano Sciacca, lo stesso che denunciò la pericolosità del viadotto ritiro facendo emergere le criticità, si dice tranquillo del fatto che comunque il controllo spetti all'Anas e auspica comunque che la bretella passi sotto il controllo del consorzio autostradale. Intanto si attende la messa in sicurezza del viadotto di Giostra-Ritiro. Un passo che porterebbe l'opera alla completa funzionalità. Il Genio civile ha approvato il progetto esecutivo dei lavori che dovrebbero servire a rendere definitivamente sicura l'opera, Il costo dell'intervento infatti, sessanta milioni:trenta stanziati dallo stato e trenta parte dalla regione e parte dal consorzio. Lo svincolo attualmente è transitabile soltanto in entrata dall’accesso adiacente al cantiere di viale Giostra, in direzione Palermo, con la prima uscita a Villafranca, o verso Catania, prima uscita a Boccetta. Si tratta di uno svincolo a livelli sfalsati nel quale le rampe si sviluppano quasi interamente in viadotto; l'estensione è di circa tre chilometri e settecento metri. L'otto giugno del 2009 fu siglato il contratto tra il Comune e l'ATI di Ricciardello, mentre il 22 gennaio del 2010, durante la sindacatura Buzzanca, subentrò l'Anas, che assunse la direzione dei lavori. Nel corso della realizzazione dell'opera sono state introdotte alcune varianti per l'adeguamento alle nuove normative tecniche, e tra queste, in particolare, considerata la zona a rischio sismico, quella relativa al calcolo delle strutture.
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