SANT’AGATA. La maggioranza consiliare avrebbe intenzione di uscire dall'Unione dei Comuni dei Nebrodi composta oltre che da Sant'Agata, pure da Santo Stefano e Capo d'Orlando, Torrenova, San Fratello, Caronia. L’obiettivo sarebbe quello di istituire un'altra «Unione» assieme solamente a San Fratello ed Acquedolci. I consiglieri della maggioranza consiliare di cui fa parte anche il presidente del consiglio Antonio Scurria sono espressione della lista avversaria a quella di riferimento al sindaco eletto e che è rappresentata in aula solamente da 9 consiglieri. La giunta dell’Unione dei Comunidei Nebrodi è composta dal presidente, Salvatore Castrovinci, sindaco di Torrenova, Giuseppe Puleio assessore di Sant’Agata, Enzo Sindoni, sindaco di Capo d’Orlando, Ciro Carroccetto, vicesindaco di San Fratello, Ennio Esposito, vicesindaco di Torrenova, Rino Beringheli, sindaco di Caronia, Francesco Re, sindaco di Santo Stefano di Camastra. Segretario generale è Giovanni Matassa, da pochi giorni nominato assessore al comune di Caronia. Le motivazioni di uscire dall’Unione dei Nebrodi, non sono state rese note, ma alla base si configurano delle divergenze di carattere politico e di strategie di ricerca di centralità decisionale territoriale nel comprensorio. È stata preannunciata una conferenza stampa per i prossimi giorni da parte degli esponenti della maggioranza consiliare che oltre ai temi più attuali del dibattito politico amministrativo tratterà anche gli argomenti che hanno fatto scaturire la decisione di non far parte dell’organismo Unione Comune dei Nebrodi. Lo spartiacque politico potrebbe essere demarcato dai consiglieri comunali e delle giunte di Santo Stefano di Camastra, Caronia, Torrenova a forte impronta del Pd vicino al parlamentare regionale Giuseppe Laccoto, che troverebbe sul fronte opposto la maggioranza consiliare di Sant’Agata e e di San Fratello , con sindaco Francesco Fulia e presidente del consiglio Vittoria Liuzzo. Altre motivazioni saranno precisate nel corso dell’annunciata conferenza stampa. Il sindaco di Acquedolci, Ciro Gallo ed il presidente del consiglio Calogero Carcione sarebbero orientati ad aderire all’associazione tra comuni composta da Sant’Agata e San Fratello, con i confini territoriali demarcati dalla valle del torrente Inganno.
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