MESSINA. Torna l’esenzione del pagamento mense scolastiche per le famiglie con redditi irrisori. L'amministrazione comunale, dopo le polemiche d’autunno, ha approvato la rimodulazione delle quote di compartecipazione per l’erogazione dei pasti agli studenti delle scuole elementari. In autunno, senza bilancio di previsione, la giunta aveva prima adottato l'autogestione della mensa e poi affidato il servizio ma facendo pagare per 21 giorni di proroga anche i nuclei familiari senza reddito. La giunta Accorinti ha reintrodotto l'esenzione totale per la fascia di reddito Isee che va da 0 a 2 mila euro e abbassato da 2 a 1,50 euro la quota per la fascia di reddito che va da 2 mila a 9 mila euro. La rimodulazione delle quote di compartecipazione, proposta per l'anno in corso, è stata possibile, come dichiara il dirigente il dipartimento pubblica istruzione, Salvatore De Francesco, in quanto «essendo all'inizio dell'esercizio finanziario, le entrate presunte sulla risorsa 501/00 (Proventi della refezione scolastica) del Bilancio 2014, derivanti dal versamento delle quote di compartecipazione degli utenti collocati tra la seconda e la quinta fascia di reddito, dovrebbero ammontare in via indicativa ad 434.478,16 euro, che sommati ai presunti 80 mila euro, relativi al contributo del ministero della Pubblica Istruzione a rimborso forfettario dei pasti fruiti dagli insegnanti e dal personale Ata avente diritto, dovrebbero determinare un introito indicativo di 514.478,16 euro, con il quale dovrebbe essere garantita la copertura del 36 per cento del costo complessivo del servizio de quo di 1.237.570,00 euro, salvo ulteriori modifiche in base alle risultanze dei monitoraggi che saranno effettuati in corso d'anno». L'amministrazione, approvato il bilancio di previsione, approverà il bando di gara per la refezione scolastica. Il segretario della Cgil, Lillo Oceano, esprime soddisfazione, parla di «passo importante» e chiede «l’avvio del confronto su bando di gara e tariffe». A.Caf.
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