MESSINA. Per fornire con nuovi pezzi di ricambio gli autobus l'Atm ha bandito la gara d'appalto in lotti. I mezzi gommati in circolazione da una cinquantina dei mesi scorsi sono scesi a una quarantina e negli anni passati erano anche meno di venti. Questo perché le vetture non potevano e non possono essere riparate in tempi ragionevoli senza gli oggetti di ricambio. Così l'ente guidato oggi dal commissario Domenico Manna attende risposte dai privati interessati.
Per i tram, invece, nulla da fare al momento visto che per far circolare i cinque in linea i meccanici sono costretti a utilizzare le apparecchiature di quelli fermi in officina. Otto i lotti dell'appalto con procedura aperta riservato ai soli bus abbandonati in deposito e a quelli che presentano danni. L'importo complessivo della fornitura è di 790mila euro, il servizio durerà dodici mesi dall'aggiudicazione della gara con possibilità di una proroga di sei mesi su richiesta dell'Atm con richiesta tre mesi prima della scadenza.
Il primo lotto da 450mila euro è per i bus Bredamenarinibus. Il secondo da 250mila euro per le vetture Fiat, Iveco e Irisbus. Più bassi gli altri lotti: 10mila euro per Man, 30mila euro per Deutz, 10mila euro per Bosch, 10mila euro per Wabeo, 20mila euro per Voith e 10mila euro per Zf. L'aggiudicazione avverrà con il criterio del prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara per singolo lotto. Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato alle 10 del 3 marzo prossimo. Il responsabile del procedimento è Salvatore Orlando, la gara è stata indetta su delibera del commissario Manna: la numero 151 del 30 dicembre scorso. Sul fronte stipendi non ci sono novità. I dipendenti Atm attendono il versamento del 20% di novembre, la mensilità di dicembre e la tredicesima. Non c'è ancora traccia inoltre degli oltre 3 milioni di euro annunciati dalla Regione nelle scorse settimane per colmare anche gli arretrati dei lavoratori.
Dalle 9 alle 17 del 24 gennaio i sindacati Orsa e Cub hanno indetto uno sciopero di otto ore. Contestano la revoca delle strisce blu nell'Isola pedonale in vigore. I sindacati — seriamente impensieriti per la portata del danno economico che l'operazione può comportare — ricordano: "Dai bilanci 2012 dell'azienda trasporti si evince chiaramente che sui miseri 5 milioni di euro che l'Atm ha introitato per la vendita biglietti ben 2,256 mila euro provengono dai gratta e sosta e che quindi la soppressione degli stalli blu del centro cittadino (i più redditizi ) porterebbe a una perdita di circa il 10% annuo degli incassi da mercato dell'azienda. A questi si devono aggiungere persino i costi gestionali e di esercizio a carico dell'Atm per l'impiego delle navette dai posteggi multipiano all'Isola pedonale". L'assessore ai Trasporti Gaetano Cacciola aveva replicato che l'aumento dei posti auto a pagamento in via La Farina e nei parcheggi Cavallotti e Zaera ripianerà i mancati introiti dai gratta e sosta del Centro attorno piazza Cairoli.