MESSINA. Nomine a tempo per il teatro. Le designazioni del sindaco Renato Accorinti e del presidente della Provincia Filippo Romano per il Cda dell'ente teatro, sono ad un passo dalla ratifica. Ma attenzione, i nuovi consiglieri, potrebbero restare in carica solo sessanta giorni. Il tempo di cambiare la legge sui componenti del Cda e far passare la tesi Crocetta:tre membri invece di sette. Due alla Regione, un terzo, il presidente, al Comune. Il Comune ha designato nelle scorse settimane l'ex docente universitaria già candidata al senato per il megafono, Laura Pulejo, benvoluta dai dipendenti, l'avvocato Giovanni Giacoppo, uomo di area Pd vicino all'ex vicesindaco Antonio Saitta, e l'attore e regista Totò D'Urso. Alla Provincia i due designati dal commissario Romano sono il grecista Daniele Macris che è stato designato quale vicepresidente ed è benvoluto dall'Udc e l'attore Giovanni Moschella. A confermare la notizia il presidente della commissione cultura dell'assemblea regionale Marcello Greco, dr,:"Ritengo. dice Greco che in questo momento occorra remare tutti nella stessa direzione:sindaco, deputati regionali, forze politiche, Regione. C'è il rischio che il Vittorio arrivi alla paralisi. Dobbiamo evitarlo. Il presidente ratificherà le nomine del sindaco. Ma sta preparando la legge che riduce il numero dei consiglieri. Quindi i consiglieri rimarranno in carica sino a quando non cambieranno le cose". All'orizzonte c'è la riunione fissata per martedì alle 11 al Comune. Ci saranno l'assessore regionale al Turismo Stancheris, il presidente della commissione cultura dell'ars Greco, i componenti della commissione cultura del comune e il presidente dello stesso organismo Piero Adamo, i sindacati. Alle 11, l'assessore, dovrà dire cosa la Regione voglia fare del Vittorio. Due le strade. Anzi tre. La prima, la più probabile, ratificare le designazioni di Comune e provincia, designare il proprio membro del cda e consentire al Vittorio di navigare a vista. E poi decidere se inviare un sovrintendente, nomina che, per statuto, adesso tocca a Palermo. La seconda, inviare un commissario in sostituzione del Cda e procedere alla presentazione della nuova legge che riduce il numero dei componenti da sette a tre quindi annullando quanto fatto da Provincia e Comune. C'è una terza via quelle che sembra essere privilegiata: ratificare le nomine, consentire soltanto un breve periodo di gestione ai componenti del cda e poi tra un mese o due, a legge approvata, mandarli a casa e sostituirli ripartendo da zero. Intanto, martedì, scadrà il mandato del sovrintendente Paolo Magaudda in carica da 12 anni.