Messina

Venerdì 15 Novembre 2024

Porto di Messina chiuso, traffico in tilt

MESSINA. Chiuso almeno sino ad oggi il porto di Tremestieri ed in città è invasione di Tir. E intanto, la ditta che sta lavorando alle riparazioni definitive della diga dell’approdo, e quindi all’apertura della seconda invasatura, è arrivata quasi al capolinea. Da ieri mattina sono scattati i controlli sui fondali del porto di Tremestieri. Solo dopo aver verificato il grado di insabbiamento si potrà stabilire se e come riaprire.
Il porto di Tremestieri, in realtà, è chiuso da sabato scorso da quando una violenta mareggiata ha spazzato i litorali messinesi. Ma i disagi, visto che durante l’intero week-end, le autostrade per i camion sono off limits, non si sono sentiti.
Ieri, nella città dello Stretto, invece si è tornati alla dura realtà. I camion sono stati dirottati alla rada San Francesco e al porto vecchio. Un’invasione inevitabile.
I camion hanno invaso la via La Farina, il viale della libertà, il viale Europa, il viale Boccetta. Una presenza che però si è aggiunta a quella dei mezzi che per evitare il quadrilatero dell’isola pedonale si immettono in percorsi alternativi.
Il risultato è che la città, nelle ore di punta, è rimasta paralizzata in alcuni punti nevraligici per la circolazione. Un gran da fare per i vigili urbani. In mattinata, a Tremestieri, sono solo cominciati i controlli che si sono protratti per l’intera giornata.
Questa mattina si valuterà se e come riaprire. Intanto però, dal porto di Tremestieri, arrivano delle buone notizie. I lavori per la riparazione della diga e quindi per l’utilizzo della seconda invasatura sono arrivati quasi alla fine.
«Manca solo l’ultimo palo - assicura l’ingegnere Francesco Di Sarcina segretario generale dell’Autorità portuale - possiamo dire che quasi certamente a metà febbraio si chiuderà il cantiere». Quando i lavori saranno conclusi e sarà disponibile anche la seconda invasatura Tremestieri potrà ospitare quasi il cento per cento del traffico pesante. Per il nuovo posto che costerà invece 60 milioni la strada è ancora lunga.
Tra gare, aggiudicazioni, espropri e contenziosi non si è ancora venuti a capo della situazione. Il nuovo porto potrebbe portare al trasferimento definitivo di tutto il traffico veicolare. La rada San Francesco a quel punto così come prevede il nuovo piano regolatore verrebbe chiusa ai traghetti e si potrebbe trasformare in porticciolo turistico. Proprio nei giorni scorsi l’ordinanza anti-Tir del sindaco Renato Accorinti che vieta l’ingresso dei Tir in città consentendone l’arrivo solo in particolari condizioni come quella che si sta verificando in queste ore, è stata impugnata davanti al Tribunale amministrativo dalle società amatoriali private e dalle associazioni che rappresentano gli autotrasportatori. Il comitato antitir di Saro Visicaro che da anni si batte per la liberazione del centro dai Tir boccia l’amministrazione su tutta la linea e promette battaglia.

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