MESSINA. «Non riusciamo, malgrado la buona volontà, ad evadere la domanda di giustizia in tempi ragionevoli; una gravissima disfunzione, a fronte della quale chi ha la responsabilità legislativa e di governo è intervenuto con rimedi palliativi. Sono mancate le indispensabili riforme straordinarie, ed ora è emergenza, in tutti i settori». Lo ha detto il presidente della corte d'appello di Messina, Nicolò Fazio, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Fazio parla poi di anomalie evidenti che non hanno avuto soluzione nemmeno con la miniriforma dell'anno scorso che mirando all'economia di spesa ha «pregiudicato ulteriormente la funzionalità degli uffici coinvolti, sacrificando un valore di rilievo costituzionale, che inerisce al diritto di piena cittadinanza, cioè quello della giustizia di prossimità».
«Perchè abbia termine la crisi - prosegue Fazio - si deve fronteggiare una volta per tutte l'arretrato, una zavorra di milioni di cause, da rottamare a qualsiasi costo». «Mancano risorse, una crisi acuita dalla carenza di piante organiche di magistrati e personale amministrativo. Il Tribunale di Messina ha scoperture del 25% mentre la procura lamenta una vacanza di più del 20%». Lo ha detto il presidente della corte d'appello di Messina Nicolò Fazio in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario.
«A Barcellona Pozzo di Gotto - prosegue Fazio - si registrano tre vacanze e due assenze per maternità e un conseguente indice di scopertura superiore a 1/3, problemi anche a Patti e Mistretta. Carente è anche la situazione del personale amministrativo e ausiliario. Per »turare le falle« si è fatto ricorso a applicazioni provvisorie. Una situazione destinata a precipitare, se non si provvederà con nuove assunzioni o con gli opportuni travasi di personale da altre amministrazioni che sono oggettivamente sovradotate». Questione irrisolta resta il palazzo di giustizia satellite e Fazio commenta: «È la fiera delle chiacchiere, dei vaniloqui, una vicenda incredibile, scandalosa». «A questo punto - afferma - sarebbe forse il caso di richiedere la nomina di un commissario straordinario ad acta che sblocchi la situazione».