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Crepe in strada, fenditure al municipio Su Naso l’incubo di scivolare a valle

NASO. Un pericolo concreto ed imminente che fa piombare nell'incubo gli abitanti di Naso. Il centro storico, soprattutto la zona compresa tra il professionale e la Pretura, rischia seriamente di cedere trascinando con sé strade ed antichi edifici.
Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno con l'apertura di nuove crepe sulla strada, con avvallamenti dei marciapiedi e, soprattutto, con profonde fenditure nei pilastri e nelle pareti del Municipio.
I dipendenti raccontano di crepe che si allungano quasi quotidianamente e di una situazione di pericolo palpabile che il sindaco Daniele Letizia è pronto ad affrontare con il provvedimento più drastico: l'evacuazione degli uffici comunali ed il trasferimento altrove dei dipendenti.
"Questa mattina faremo sicuramente qualcosa - afferma il sindaco Letizia- anche perché esiste un concreto rischio per l'incolumità dei 50 dipendenti e per le centinaia di persone che ogni giorno frequentano il comune". La situazione appare aggravarsi sempre di più anche perché alcuni tiranti non hanno retto alla forza di un movimento che pare essere individuato in grande profondità raggiungendo il quartiere Santo Spirito dove già qualche anno addietro si procedette agli sgomberi.
Per questo motivo, ieri mattina, il sindaco ha presieduto una conferenza dei servizi nella quale erano presenti il Genio Civile, la Forestale, la Polizia Municipale e la Protezione Civile.
Nel corso del sopralluogo svolto lungo tutta l'area interessata dal fenomeno (uno dei tanti che Naso si trova a dover fronteggiare negli ultimi anni) è emerso che il vecchio progetto di consolidamento (del quale era stato realizzato il primo stralcio) è fallito e che esiste uno studio geologico del 2010 che illustra chiaramente cosa fare. Secondo il Genio Civile inutile procedere con somme urgenze che finiscono per non risolvere Serve però un nuovo progetto e tanti soldi, oltre 10 milioni.
"Il vecchio intervento - accusa il tecnico comunale Ivan Duca - è frutto di un lavoro fatto male su un progetto fatto peggio. Servono altri interventi che bisognerà cominciare a pianificare altrimenti una parte del centro urbano rischia di sparire".

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